Proroga Tirocini, Lo Schiavo e Mammoliti: «Serve un Piano straordinario del lavoro»
Cauta soddisfazione da parte dei due consiglieri regionali del Vibonese per la decisione della giunta di accogliere le istanze degli oltre 4mila precari calabresi
«La proroga per 12 mesi dei Tirocini di inclusione sociale, che la giunta regionale ha approvato nella seduta di ieri, rappresenta certamente una prima risposta positiva, sebbene ancora parziale, alle istanze dei circa 4.300 tirocinanti che prestano servizio negli enti pubblici e privati calabresi. Come già avevamo evidenziato nella mozione presentata nei giorni scorsi, su questo delicato tema occorre lavorare concretamente, di concerto con l’Anci e con i ministeri competenti, ponendosi come principale orizzonte la completa stabilizzazione dei lavoratori». Lo affermano in un comunicato stampa congiunto i consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo e Raffaele Mammoliti, già firmatari di una mozione da sottoporre al Consiglio regionale per impegnare la giunta regionale e il presidente della Regione a sostenere, con tutti gli strumenti a loro disposizione, la stabilizzazione di tirocinanti calabresi. [Continua in basso]
«Si utilizzino questi 12 mesi – proseguono Lo Schiavo e Mammoliti – per affrontare in maniera strutturale la storica problematica del precariato pubblico calabrese, mettendo a punto un Piano straordinario del lavoro che abbia come obiettivo primario, oltre alla stabilizzazione dei tirocinanti, il contrasto alla precarietà e alla disoccupazione in Calabria. Non vorremmo, tra un anno, ritrovarci ancora una volta di fronte all’incertezza di un contratto in scadenza e all’assenza di prospettive concrete per i lavoratori e per le loro famiglie. Non si vanifichi allora lo sforzo, anche economico, della Regione lasciando irrisolto il nodo sul futuro dei lavoratori e prolungando quest’ormai inaccettabile limbo in cui annaspano da anni. Così come auspicato anche dalle organizzazioni sindacali, si lavori alacremente per superare una volta per tutte la stagione del precariato e si pervenga ad una seria programmazione che, tenendo conto delle prospettive offerte dal Pnrr e dal fabbisogno di lavoratori all’interno della Pa, tracci un percorso virtuoso finalizzato all’impiego stabile dei tirocinanti con le adeguate garanzie contrattuali e previdenziali. È questa la vera risposta che migliaia di lavoratori calabresi attendono da anni da quella stessa politica che detiene le maggiori responsabilità in ordine alla creazione del bacino del precariato. Se il presidente Occhiuto e la sua Giunta – concludono Lo Schiavo e Mammoliti – dimostreranno di voler realmente lavorare per risolvere tale annosa problematica, da parte nostra non potranno che trovare massimo sostegno e collaborazione».