Provincia, sale la tensione. Bancari accolti al grido di “strozzini”
La tesoreria dell’Ente ha bloccato l’erogazione della mensilità di gennaio portando a quattro le buste paga arretrate. Lavoratori determinati: «Occuperemo la banca e poi la Cittadella regionale».
Atmosfera tesissima oggi a Palazzo ex Enel. Si è tenuto questa mattina l’incontro tra tesoreria ed Ente: da una parte il vicepresidente Pasquale Fera e il segretario Cesare Pelaia, dall’altra i responsabili della filiale vibonese del Monte dei Paschi di Siena e del direttivo regionale.
Nulla da fare, tuttavia. La banca ha congelato le somme impedendo l’erogazione degli stipendi: la priorità è stata data al pagamento dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti e con il Credito sportivo. Cinque giorni e arriveranno a quattro le retribuzioni arretrate, con i dipendenti hanno ben dimostrato il loro stato d’animo: urla, pianti e una passerella, per i responsabili di Mps, al grido di “strozzini”.
Carmela Valia, dipendente e consigliere comunale, tra gli altri, incrociata all’ingresso di Palazzo ex Enel ha gridato il suo disappunto, denunciando l’insostenibilità della situazione. Così come il portavoce Cristian Vardaro, che ha avuto uno sfogo non certo pacato con Fera, durante un faccia a faccia. «Martedì faremo un’azione dimostrativa importante nei confronti della banca, mentre mercoledì ci recheremo alla Cittadella regionale a Catanzaro, dove la protesta sarà ancora più dura», hanno detto i dipendenti.
Quale azione? L’occupazione della filiale. «Non ci importa più niente, siamo pronti anche a prendere denunce e manganellate», hanno ribadito. Il tutto in un’atmosfera surreale, carica di tensione e di esasperazione per l’ennesimo smacco.