Dai servizi sociali alla spesa sanitaria, Calabria agli ultimi posti tra le regioni
I dati emergono dalle classifiche Welfare Italia Index. La regione è invece al primo posto per consumi finali legati a istruzione e formazione e per spesa in reddito di cittadinanza
La Calabria si è classificata nel 2021 al 21° posto tra le regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare. Il dato emerge dalle classifiche del “Welfare Italia Index” – strumento di monitoraggio che prende in considerazione gli ambiti di politiche sociali, sanità, previdenza e formazione, consentendo di identificare, a livello regionale, i punti di forza e le aree di criticità in cui è necessario intervenire – realizzato da “Welfare, Italia”, gruppo di analisi nato su iniziativa di Unipol Gruppo in collaborazione con The European House – Ambrosetti.
Gli indicatori
Il monitoraggio si basa su 22 indicatori che misurano dimensioni di input, ovvero indicatori di spesa (pubblica e privata) in welfare che raffigurano quante risorse sono allocate in un determinato territorio (ad esempio l’ammontare allocato tramite Fondo sanitario nazionale rapportato sul totale della popolazione regionale o l’assegno pensionistico medio mensile degli over 65) e dimensione di output, ovvero indicatori strutturali che rappresentano il contesto socio-economico in cui si inserisce la spesa in welfare (ad esempio il tasso di disoccupazione o la quota di famiglie in povertà).
Calabria tra primi e ultimi posti
Con riferimento agli indicatori di spesa, la Calabria ottiene un punteggio di 64,99 posizionandosi al 16° posto, mentre registra un punteggio pari a 39,7 nella componente di indicatori strutturali, posizionandosi al 21° posto. Dal calcolo dei parametri è emerso che la Calabria è ultima, tra le regioni italiane, per spesa in interventi e servizi sociali pro capite (22 euro rispetto alla media italiana di 127 euro) e penultima per contributi sociali riscossi dagli enti di previdenza in % del PIL regionale. Basso anche il contributo medio alle forme di previdenza complementare: 1.800 euro contro un valore nazionale di 2.450 euro.
Spesa sanitaria pubblica
La Calabria, inoltre, è al penultimo posto per spesa sanitaria pubblica pro capite (1.927 euro contro i 2.114 euro di media italiana) e per spesa sanitaria privata pro capite (280 euro a fronte della media italiana di 480 euro). Si conferma un trend registrato in molte regioni: dove sono maggiori le risorse pubbliche a disposizione del welfare maggiori sono anche le risorse private disponibili. Superiori alla media nazionale sono invece le risorse destinate ad altre voci del welfare. La Calabria risulta al 1° posto per spesa pubblica per consumi finali per l’istruzione e la formazione in % del Pil regionale con il 6,3% (dato nazionale 3,3%) e per spesa in reddito di cittadinanza su popolazione regionale (30,5 euro pro capite nel 2021 contro un valore nazionale di 11 euro pro capite). Dal punto di vista degli indicatori strutturali, la regione si colloca al 20° posto per stato di salute della popolazione ed al 18° per efficacia, efficienza e appropriatezza dell’offerta sanitaria. Inoltre, in termini di occupazione risulta la regione con il più alto tasso di disoccupazione in assoluto tra la popolazione con più di 15 anni (20% a fronte del tasso nazionale del 9,2%) e si classifica in 20esima posizione sia per giovani Neet, che non studiano né lavorano, sulla popolazione tra 15 e 34 anni (35% contro un valore nazionale di 19,8%), e al 19° posto per Incidenza della povertà relativa familiare (20,8%).