Turismo e cultura: Spilinga partecipa al bando per i borghi storici
Il progetto presentato dal Comune prevede percorsi enogastronomici, valorizzazione del patrimonio naturalistico e la realizzazione di un museo
Il Comune di Spilinga partecipa all’avviso pubblicato dal ministero della Cultura per i “Progetti di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli Borghi storici”. Un programma con cui il Governo – grazie al Pnrr – punta alla rivalutazione dei piccoli centri, investendo su turismo e cultura e di conseguenza sull’economia.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Enzo Marasco, ha lanciato il proprio brand con il progetto “Spilinga, Borgo del Gusto” -seguito dall’assessore delegato al Marketing territoriale Franco Barbalace -, che nasce dall’idea di dare impulso ad un turismo sostenibile e attratto dal patrimonio naturalistico e culturale del paese di Spilinga attraverso il recupero e valorizzazione del suo borgo e di quei beni storico-culturali a rischio di abbandono. Ma non solo: attenzione particolare anche a prodotti alimentari conosciuti in tutto il mondo, uno su tutti la ‘nduja di Spilinga, ma anche il pecorino del Monte Poro ed i prodotti della cucina mediterranea. [Continua in basso]
Scoprire il territorio e i prodotti enogastronomici
In tal senso – informa l’amministrazione comunale – il progetto intende presentare una proposta volta al viaggiare, scoprire e gustare il territorio, coinvolgendo in modo massiccio la comunità del comune di Spilinga e dei paesi limitrofi. Il tutto progettando un miglioramento e un consolidamento della capacità di offerta turistica e culturale; promuovendo le eccellenze enogastronomiche legate a storie, narrazioni; evidenziando di come le economie di questo territorio possono darsi una capacità di futuro disponendo di grandi potenzialità.
«La strategia – spiegano gli amministratori spilingesi – si configura come una forma di turismo sostenibile da diversi punti di vista. Sostenibile dal punto di vista della sicurezza, puntando su quella che è la nuova tendenza dell’”undertourism”, ovvero un turismo che si contrappone all’”overtourism” delle città turistiche superaffollate e prese d’assalto. Sostenibile dal punto di vista economico, perché visitare un piccolo paese nell’entroterra ha costi contenuti e sicuramente accessibili a tutti. Si potrà pernottare in case vacanze allestite nel centro storico, degustare piatti tipici della tradizione locale nei ristoranti e agriturismo del paese, puntando così al sostegno dell’economia locale».
La Scuola di cucina e il Museo
I punti nevralgici della proposta si collocheranno intorno alla costituenda “Scuola internazionale per la Cucina mediterranea” all’interno di una “Farm della creatività e dell’esperienza”, uno spazio polifunzionale rappresentato da un edificio nobiliare in stile barocco che sarà il punto nevralgico di diversi interventi del progetto. All’interno di questa struttura verrà anche realizzato anche il “Museo dell’identità mediterranea”, che promuoverà la fusione di culture dell’area mediterranea. Verranno creati inoltre itinerari tematici che mettano in connessione le attrazioni turistiche, i servizi ed i prodotti enogastronomici offerti dal territorio (percorso enogastronomico delle botteghe del luogo e percorsi sentieristici della Valle dei Mulini e delle Grotte).
Creare nuovi posti di lavoro
Con l’implementazione dei vari interventi riferiti allo spazio polifunzionale (Scuola della cucina mediterranea internazionale e Museo dell’identità mediterranea) si verranno a creare anche nuovi posti di lavoro. Il progetto mira in particolare a raggiungere un incremento del livello occupazione della componente femminile e dei giovani. Si punta inoltre ad un aumento del flusso turistico durante tutto l’anno e in particolare si pone l’obiettivo di aumentare le presenze turistiche nell’area coinvolta del 30-40% rispetto alla media stagionale estiva e del 70-80% di quella invernale.
Il coinvolgimento di ragazzi e studenti
L’intervento per destagionalizzare l’afflusso turistico, poi, sarà centrato anche sulla “Farm della creatività e dell’esperienza”: «Un progetto innovativo di “co-housing” che promuove l’esperienza di formazione offrendo ai giovani che frequenteranno la Scuola dell’industria culturale e artistica l’opportunità di vivere insieme per crescere come persone in una realtà di condivisione, di accoglienza e di servizio. La misura prevede la disponibilità, a titolo gratuito, di una casa per studenti motivati allo studio e desiderosi di vivere un’esperienza significativa. Nell’ottica di un’economia di scambio, i ragazzi e le ragazze selezionate individueranno, in accordo con l’équipe di coordinamento, un’attività di volontariato da svolgersi durante le attività artistiche del progetto, compatibilmente ai propri ritmi di studio. L’intervento intende valorizzare il protagonismo e la partecipazione attiva dei giovani nella comunità, promuovendo lo sviluppo di competenze relazionali per il benessere della persona, attivando modelli di economia di scambio finalizzati alla reciprocità».
Target group saranno: studenti delle scuole alberghiere e professionisti del settore; amanti del turismo ambientale, della flora e fauna locale, delle attività all’aria aperta, delle escursioni a contatto con la natura; turisti stranieri interessati alla riscoperta dei luoghi storico-culturali del paese di Spilinga e delle culture popolari e alla gastronomia tipica del sud Italia, della cucina popolare.
Il Museo dell’identità mediterranea
Nell’ambito delle attività presentate, anche la realizzazione di un “Museo dell’identità mediterranea”. Saranno programmati diversi appuntamenti per sottolineare la storia del territorio di Spilinga come ponte tra le diverse culture e per il suo antico legame con i popoli del Mediterraneo, testimoniato da opere, pubblicazioni e soprattutto strumenti musicali quali: la Lyra calabrese e la Chitarra battente. L’intervento prevedrà inoltre: l’allestimento di una sezione sensoriale, permanente, che consentirà al pubblico di conoscere la storia, le tradizioni e il futuro di Spilinga tramite l’utilizzo di un’applicazione mobile dedicata e appositamente sviluppata con tecnologia marker.
Le attività di informazione e il contrasto all’inquinamento
L’intervento in esame mira a realizzare anche 4 info point per trasformare il comune di Spilinga in una destinazione turistica che punta ad un turismo di alta qualità attraverso un ecosistema cooperativo, partecipato e inclusivo, tutti dotati di un traduttore simultaneo multilingue, di una serie audioguide georeferenziate e una mappa in Braille per scoprire il territorio, la sua potenza narrativa, la sua memoria, la sua identità, la sua bellezza. Senza alcuna barriera linguistica o sensoriale.
L’innovazione del sistema turistico locale, oltre alla sostenibilità ambientale, riguarderà anche applicazione di un protocollo organizzativo che preveda la creazione di inviti digitali “Codic QR” e App degli eventi, predisposizione di un calendario on line, con l’utilizzo di fornitori locali per abbattere l’impatto ambientale degli spostamenti e la creazione di un apposito spazio adiacente al borgo storico per la gestione dei rifiuti e in concreto bidoni per conferire i rifiuti, dotati di indicazione precise e facilmente distinguibili. Le misure prima menzionate verranno messe in atto attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte principalmente ai cittadini e ai turisti e la realizzazione di documenti illustrativi sull’utilizzo di buone pratiche e rendere la produzione sostenibile, da inserire nel press-kit. In tal senso verranno sensibilmente contrastate le condotte del turista poco attento ai temi ambientali e ridotto l’inquinamento del suolo.
«Un progetto, quindi, abbastanza ambizioso, ma di grande rilievo – conclude il sindaco Enzo Marasco – se si vuole guardare ad un futuro di sviluppo concreto della comunità locale in ogni ambito, a cominciare da quello occupazionale e culturale e di contrasto, quindi, al continuo spopolamento che si registra nei nostri piccoli borghi».
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