Pagano (Unimpresa Vibo): «Il costo dell’energia tra i motivi della cassa integrazione»
Il presidente provinciale: «Nel Vibonese il blocco della produzione di diverse aziende creerebbe notevoli danni indebolendo ancor più il nostro già fragile tessuto produttivo»
«Anche il costo dell’energia deve essere aggiunto tra i motivi della cassa integrazione ordinaria attivata dalle imprese». È quanto afferma il presidente provinciale di Unimpresa Vibo Valentia, Marco Pagano. «Molte aziende, nel nostro territorio provinciale così come nel resto della nostra regione, pur avendo commesse e, quindi, teorico fatturato, preferiscono fermare le produzioni e le attività a motivo del caro-energia e a cascata di tutte le materie prime. Quello che dico – fa sapere il presidente provinciale – è quanto chiede Unimpresa a livello nazionale al Governo spiegando che per le aziende in questa situazione e per i loro lavoratori manca uno specifico ammortizzatore sociale, considerando che il decreto ministeriale 95442 del 2016 (Gazzetta ufficiale 14 giugno 2016) non inserisce, tra i casi di causali integrabili per la cassa integrazione, anche gli aumenti del costo della produzione».
Nel Vibonese, denuncia ancora Marco Pagano, «il blocco della produzione di diverse aziende creerebbe notevoli danni indebolendo ancor più il nostro già fragile tessuto produttivo con gravi ripercussioni economiche per le famiglie e per le imprese. Va introdotta immediatamente tra le causali per l’utilizzo della Cassa integrazione ordinaria anche il “caro energetico” ed al tempo stesso si elimini per tale causale l’onere a carico delle aziende».