Frattini a Catanzaro: «Su Pnrr tutelare imprese lontane dalla mafia» -Video
L'ex ministro e attuale presidente del Consiglio di Stato all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Calabria: «Tutelare l’economia sana»
Di Luana Costa
«Noi dobbiamo dimostrare al cittadino che si deve fidare della giustizia amministrativa, deve credere nel fatto che qualcuno ascolterà e valuterà approfonditamente tutte le istanze». Lo ha detto il presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, che questa mattina ha partecipato all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar Calabria.
Frattini ha intanto annunciato l’istituzione di un progetto pilota per «capire quali sono i fattori territoriali, economiche e sociali da cui origina il contenzioso. Noi vogliamo avere un quadro che chiarirà con una mappatura tutti i fattori da cui scaturisce il contenzioso. Io credo che questo sia fondamentale per affermare il nostro ruolo di giudici del potere pubblico ma allo stesso tempo per il cittadino e per rispondere alle sue legittime esigenze». [Continua in basso]
Pnrr e mafia
Il presidente del Consiglio di Stato si è poi soffermato sull’enorme mole di denaro pubblico in arrivo dall’Europa attraverso i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza: «Avremo una fase delicata: l’afflusso concreto dell’enorme massa di finanziamenti del Pnrr. Io sono convinto che si tratterà di un afflusso enorme di fondi molto attrattivo per le mafie e rispetto al quale ci dovremo preparare per tutelare la stragrande maggioranza delle imprese che con le mafie non hanno nulla a che fare. Questo è l’obiettivo: tutelare l’economia sana perchè la mafia è la negazione della dignità umana. Noi vogliamo tutelare la libera attività economica delle aziende che vogliono contribuire al progresso anche di questa regione che sicuramente lo merita». [Continua in basso]
Le interdittive
«Per tutelare i più che sono gli onesti e che talvolta cadono vittima della mafia, per indurli a reagire, a denunciare e a porsi dalla parte dello Stato. A me piacerebbe molto, nel momento in cui arriveranno le rate di finanziamento, trovare in ogni provincia italiana, in ogni prefettura una struttura dedicata all’analisi mirata degli elementi che potrebbero o non che potrebbero condurre ad una interdittiva. Questo lo dico perché la risposta sulla domanda di informativa dovrà essere veloce per poter dare subito la possibilità a chi non è d’accordo e allo Stato di difendersi davanti al giudice e al giudice di giudicare».
Ha poi assicurato nel corso del suo intervento che «siamo per davvero a un passo dalla procedura d’acquisto dell’immobile che ospita questo Tribunale e che quindi in tempi rapidissimi potrete, come proprietari, svolgere quelle attività di miglioria, di restauro. Arriverà presto la notizia della chiusura della trattativa».