La fuga delle banche, segnale tangibile della debolezza dell’economia locale
Se le banche abbandonano il territorio, così come sta accadendo con la chiusura di diverse filiali nel Vibonese, non è un buon segno per il nostro sistema economico.
La “debancarizzazione”, brutto termine che indica il processo di rarefazione del sistema bancario in un dato territorio, è un fenomeno indicativo di crisi economica ma anche la causa di un peggioramento della stessa in quanto la presenza di risorse finanziarie disponibili a livello locale è un fattore chiave per lo sviluppo del territorio, rappresentando sostegno e promozione delle iniziative economiche.
Quando le banche decidono di abbandonare un territorio è sempre un brutto segnale ed è la prova della debolezza del sistema economico locale. Il ridimensionamento degli sportelli bancari si allarga ormai a macchia d’olio interessando quasi tutta la provincia vibonese: Nicotera, Rombiolo, Mileto, Vibo Marina, Arena, Soriano, sono i centri che hanno visto o che conosceranno a breve la chiusura di filiali bancarie. Aperte nell’immediato dopoguerra, queste filiali hanno rappresentato un punto di riferimento importante per le famiglie e un supporto essenziale per le attività economiche esistenti sul loro territorio.
Non accenna ad arrestarsi la desertificazione economica e, dopo le fabbriche, ora tocca alle banche chiudere i battenti. D’altra parte l’ultimo rapporto Svimez ha fornito un’immagine impietosa dell’economia calabrese: la Calabria si conferma la regione più povera d’Italia, con un Pil pro-capite che è meno della metà delle regioni del Nord, crollano gli investimenti delle industrie, si continua a emigrare e a non far figli per la mancanza di lavoro.
Con un sistema produttivo in forte affanno e una situazione preoccupante sul versante della sicurezza, il territorio vibonese non poteva sfuggire alla spirale della crisi che attanaglia le altre parti del Mezzogiorno, ma si sarebbe potuto quantomeno contenerne gli effetti se fosse stata messa in campo una politica accorta e lungimirante in grado di evitare le conseguenti devastanti che invece si sono verificate.
Le banche sono l’ultimo anello della catena economica, gli anelli più deboli sono già saltati.