sabato,Novembre 23 2024

Cis Calabria, Dalila Nesci incontra i sindaci delle Serre Vibonesi

Il sottosegretario per il Sud: «Con il Contratto istituzionale di sviluppo sarà possibile investire sulle tante risorse che le aree interne hanno da offrire»

Cis Calabria, Dalila Nesci incontra i sindaci delle Serre Vibonesi
Un momento dell'incontro sul Cis Calabria svoltosi a Serra San Bruno

«Il territorio calabrese si caratterizza per la spiccata presenza di zone periferiche che vanno considerate risorse sulle quali investire. Il Cis Calabria potrà essere un volano per lo sviluppo delle aree interne perché consentirà la riqualificazione ambientale, la valorizzazione culturale e l’aumento dell’offerta turistica. Vogliamo consentire ai Comuni di svelare la bellezza dei territori e renderli sempre più attrattivi». Lo ha detto Dalila Nesci, sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale, durante la tappa del tour sul Contratto di sviluppo istituzionale per la Calabria che si è svolta al Comune di Serra San Bruno. Presenti anche diversi di Brognaturo, Dinami, Fabrizia, Filadelfia, Mongiana, Nardodipace, San Nicola da Crissa, Simbario, Spadola e Vallelonga. [Continua in basso]

«La zona delle Serre – ha aggiunto la Nesci parlando ai sindaci delle Serre Vibonesi- è un territorio ricco di paesaggi naturali, beni culturali ed eccellenze enogastronomiche che dobbiamo rendere fruibili a tutti. Con il Cis sarà possibile investire sulle tante risorse che le aree interne hanno da offrire. Grazie alla proroga al 15 dicembre del termine per la presentazione dei progetti i Comuni avranno un altro mese di tempo per elaborare proposte di sviluppo del territorio. Lo sviluppo delle aree interne passa naturalmente dalle infrastrutture e per questo, con le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza e del Fondo complementare, abbiamo previsto uno stanziamento pari a 1 miliardo e 125 milioni di investimenti non solo per le strade, ma anche per farmacie, servizi ed edilizia sociale. Finalmente – ha concluso il sottosegretario – ridurre il divario tra le aree del Paese, dando strumenti e risorse alle zone più svantaggiate, è una priorità a livello nazionale».

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