Trasversale delle Serre, il Comitato: «Cittadini stanchi, si acceleri il completamento»
Il presidente Schiavello commenta positivamente la notizia che i lavori sul tratto Vallelonga-Vazzano non subiranno variazioni. «Il problema - spiega - restano i tempi»
«Abbiamo appreso che l’Anas ha confermato ufficialmente che il maxi-lotto della Trasversale Vallelonga-Vazzano, non subirà nessuna variazione e verrà realizzato con i finanziamenti esistenti, ovverosia i 128,45 milioni di euro già finanziati sul Fondo di sviluppo e coesione, con il via alla gara d’appalto per il 2020. La notizia sull’ipotesi di un adeguamento della strada provinciale esistente al posto del lotto da realizzare ex novo, era filtrata da ambienti molto vicini alla stessa Anas. La qual cosa aveva un po’ preoccupato il Comitato nel momento in cui anche qualche sindaco ne aveva confermato l’eventuale ipotesi. Comunque siamo felicissimi della conferma ufficiale da parte di Anas che il cronoprogramma sui lavori stessi non subirà alcuna variazione». È quanto riferisce in un comunicato Fioravante Schiavello, presidente del Comitato “Trasversale delle Serre-50 anni di sviluppo negato”, intervenendo sulla questione dei lavori nel tratto Vallelonga-Vazzano. «Il problema – scrive Schiavello – ora resta quello dei tempi; i cittadini sono stanchi di stare appresso alle vicende di questa eterna incompiuta. Noi capiamo tutto, non siamo insensibili alle difficoltà e alle procedure burocratiche che si vengono a frapporre nella realizzazione di un’opera del genere. Siamo consapevoli dei diversi problemi che ci sono prima e dopo l’apertura dei cantieri, non ultimo quello legato alla criminalità mafiosa che cerca di allungare i suoi tentacoli per imporre mazzette e commesse, che il Comitato “Trasversale delle Serre” ha già pubblicamente condannato. Ma non possiamo fare a meno di denunciare, e di conseguenza di stimolare, affinché questa opera trovi la definitiva realizzazione nel più breve tempo possibile. Questo è il ruolo del Comitato e noi lo onoreremo nel modo più trasparente e partecipativo possibile, chiamando e pretendendo che per questa causa si spendano non solo i cittadini ma soprattutto i suoi rappresentanti a tutti i livelli, ad iniziare dei sindaci dei comuni interessati che su questa battaglia di civiltà devono mettersi in discussione, stimolando con la dovuta “rabbia” la Regione, i parlamentari eletti in questi collegi, nonché direttamente l’Anas. Emulino, i sindaci, i loro predecessori che nel lontano 1962 ebbero l’intuizione di chiedere all’allora ministro ai Lavori pubblici Sullo, la realizzazione di quella che definirono “autostrada” che consentisse di avvicinare i territori dello Jonio a quelli del Tirreno, passando per i paesi pedemontani e montani delle Serre Calabre che, così, sarebbero usciti fuori da un atavico isolamento. Molti, se non tutti – conclude Schiavello -, degli attuali sindaci in quell’epoca non erano ancora nati, ma non per questo non devono continuare a portare avanti le dignitose istanze di civiltà ed emancipazione dei propri territori che, ahimè, mai hanno visto periodo più buio di questo».