Qualità della vita, Vibo Valentia è ultima anche per il Sole 24 Ore – Video
Dopo quella di Italia Oggi/La Sapienza, un’altra classifica attribuisce alla provincia vibonese la maglia nera: è la quarta volta in 29 edizioni. Milano per la prima volta in cima
E’ Milano la provincia d’Italia dove si vive meglio. A stabilirlo è la tradizionale classifica redatta dal Sole 24 Ore, giunta quest’anno alla sua 29/ma edizione. Per la prima volta la provincia meneghina si piazza sul gradino più alto del podio, piazzandosi per sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere. Al secondo posto c’è Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e al terzo Aosta, in discesa di un posto rispetto allo scorso anno. Fanalino di coda, per la quarta volta in 29 edizioni, c’è Vibo Valentia, preceduta da numerose province del Sud Italia. Resta stabile la qualità della vita nella Capitale. Roma si piazza al 21/mo posto, in linea con l’anno precedente (24/mo posto). Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni. Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni. E’ la quarta volta che Vibo Valentia e provincia conquistano il non invidiabile primato negativo di ultima in Italia per benessere e qualità della vita. Vibo Valentia si ritrova in fondo anche per qualità della vita fra i capoluoghi di provincia nel report annuale del Sole 24 Ore. Rispetto al 2017, Vibo Valentia e provincia perdono ben nove posizioni. Come ogni anno, il Sole 24 Ore ha scelto di inquadrare la questione del benessere e qualità della vita attraverso 42 valori per ciascuna provincia. Vibo Valentia si ritrova ultima per durata media dei processi nelle aule giudiziarie (più di mille giorni) e registra una delle spese più basse in Italia fra i Comuni per quanto riguarda le politiche a favore dei disabili, degli anziani e dei minori. Fra i primati negativi di Vibo e provincia anche le imprese confiscate, i prezzi medi delle case, la spesa per i viaggi, la spesa sociale degli enti locali, l’uso della home banking, la presenza di cinema, l’offerta culturale, gli spazi dedicati allo sport. Primati negativi che incidono in maniera determinante nella classifica finale nonostante Vibo Valentia si collochi meglio di Milano e Roma per i protesti procapite, il clima, l’indice di vecchiaia, la litigiosità in Tribunale. Per quanto riguarda le imprese confiscate, Vibo detiene il 30% del totale nazionale, con interdittive antimafie che hanno colpito specialmente imprese attive nel settore dei trasporti, delle costruzioni, del calcestruzzo, ma anche del commercio e del turismo. LEGGI ANCHE: Qualità della vita in tutte le province italiane, a Vibo la maglia nera