Turismo, protesta dalle Eolie: «Basta arrivi incontrollati “mordi e fuggi”»
Tanti i villeggianti che raggiungono le isole dai porti di Tropea e Vibo Marina. Pro loco e associazioni locali chiedono alle autorità una gestione dei flussi turistici più ordinata e attenta sia all’economia che all’ecosistema
Diecimila visitatori al giorno, «un intenso e incontrollato flusso turistico che, in particolare nel caso di Stromboli, non soltanto è dannoso per l’ecosistema e per l’economia locale, ma contraddice l’esigenza di una gestione razionale degli arrivi, dal momento che l’isola deve fare i conti con un vulcano perennemente attivo e caratterizzato da eventi imprevedibili».
L’appello di Pro loco e associazioni
Questo, in sintesi, il contenuto di un appello lanciato dalla Pro Loco di Stromboli e dalle associazioni “Inisieme per Panarea” e “Noi per Panarea” che- si afferma in una nota- si fanno portavoce anche delle istanze provenienti si dalla popolazione che dagli operatori turistici e commerciali.
La nota continua sottolineando importanza di favorire un turismo sostenibile e si appella alle associazioni ambientaliste, al Ministero dell’Ambiente e all’Assessorato a Turismo siciliano, oltre che alla Fondazione Unesco ( le isole Eolie sono state proclamate sito naturale Unesco).
Turismo fuori controllo
«Nei giorni di maggiore affluenza- si legge ancora nella nota- sull’isola sbarcano circa diecimila persone, circostanza del tutto incompatibile non solo per l’impatto ambientale che ne deriva, ma anche con l’organizzazione di un’eventuale evacuazione , sia sotto il profilo della gestione degli eventuali soccorsi, sia della ondata di panico che ne deriverebbe. Si rischierebbe di non riuscire a far fronte all’emergenza, con conseguenze inimmaginabili e tutto questo per un miope calcolo economico. Si fa presente, inoltre, che sulle due isole non esistono strade carrabili se non per piccoli mezzi, i servizi pubblici sono limitati al minimo essenziale, i servizi igienici pubblici sono inesistenti e il sistema fognario è costituito da pozzi neri privati».
Gestione degli arrivi
In base alle suddette motivazioni, le associazioni chiedono al sindaco di Lipari e alle altre istituzioni competenti in materia di emettere un’ordinanza per porre un limite agli sbarchi giornalieri suddividendo i giorni e gli orari in base al luogo di partenza delle imbarcazioni, evitando attività continue per tutto l’arco della giornata e per tutti i giorni della settimana. E invitano le autorità a coordinarsi per attuare una gestione attenta degli sbarchi contingentando il numero dei passeggeri nel rispetto delle normative vigenti per la sicurezza, sanitarie e ambientali.
In conclusione, «Le isole Eolie , sito naturale Unesco, non vogliono e non possono essere luoghi per un turismo incontrollato “mordi e fuggi” e deve essere data la possibilità agli abitanti e agli operatori economici, di ottenere, attraverso il turismo, la sviluppo dell’economia locale specie nei mesi di minore afflusso, introducendo l’obbligo di prenotazione che preveda un numero massimo di disponibilità in base ai periodi».