Cambio ai vertici della Bcc del Vibonese, nominati il nuovo presidente e il nuovo direttore generale
L’innesto di nuovi amministratori segue «alcuni rilievi circa la normativa antiriciclaggio da parte dell’Autorità di vigilanza». Approvato il bilancio 2020 con 120 milioni di euro di nuovi impieghi
In vista della prossima assemblea, che si terrà il 30 aprile in seconda convocazione e nel rispetto della normativa Covid19, il Consiglio di amministrazione della Bcc Vibonese annuncia l’approvazione del Bilancio di esercizio 2020. Contestualmente viene annunciato l’innesto di nuovi amministratori e la nomina di un nuovo presidente e di un nuovo direttore generale. Si tratta di una nomina extra-assembleare che riguarda Giuseppe Vallelunga, Michele Pellucci, Andrea Di Stefano e Sebastiano Barbanti, «tutti con un’esperienza bancaria consolidata in linea coi requisiti richiesti dalla normativa». Al presidente uscente Francesco Muzzopappa subentrerà proprio Sebastiano Barbanti, mentre il nuovo direttore generale sarà Fabio D’Orefice.
Dai rilievi alle nomine
In relazione ai nuovi incarichi, in una nota si spiega che «l’introduzione di nuove risorse che potessero supportare la Bcc Vibonese ad affrontare le prossime sfide» è avvenuta allo scopo di «attuare una serie di interventi organizzativi resisi necessari dopo alcuni rilievi circa la normativa antiriciclaggio da parte dell’Autorità di vigilanza» e nel solco di «un processo di rinnovamento della Bcc Vibonese con il supporto della capogruppo Iccrea Banca che ha messo a disposizione le proprie risorse per garantire la prosecuzione dell’esperienza del Credito cooperativo nel Centro sud della Calabria».
L’istituto parla di «un percorso virtuoso già da tempo avviato dal Consiglio di amministrazione uscente, ma che ha richiesto un’accelerazione dopo i rilievi dell’organo di vigilanza. Azioni che possono essere considerate propedeutiche a un progetto più ampio e ambizioso. Si vogliono infatti gettare le basi per un’aggregazione con altre Bcc consorelle del territorio calabrese, creando così un’unica grande realtà che abbraccerà tutti i territori del Sud della Calabria che sia in grado di affrontare uno scenario di mercato profondamente trasformato, che possa far crescere la presenza del Credito cooperativo, salvaguardando filiali e profili occupazionali per mantenere le relazioni dirette con i propri soci e clienti».
Il bilancio 2020
Relativamente al bilancio 2020 si rende noto che, esso, si chiude con «un Tier 1 Ratio del 22,09% rispetto al 20,59% dell’anno precedente ed un utile di esercizio a 644 milioni di euro (900 milioni era nell’esercizio precedente). L’incidenza delle sofferenze sugli impieghi si assesta all’8% e si registra una riduzione dei costi operativi del 5%. La raccolta complessiva, tra diretta e indiretta, è cresciuta dell’11%, attestandosi a 209 milioni di euro rispetto ai 187 milioni registrati l’anno precedente».
Il risultato arriva in «un anno critico per tutto il Paese, dove quasi tutti i settori della vita produttiva hanno subito notevoli restrizioni per salvaguardare la salute pubblica. Il perpetrarsi di queste condizioni – si spiega dall’istituto bancario – ha messo a dura prova le famiglie, gli artigiani, i lavoratori, le piccole e medie imprese. La Bcc Vibonese ha fatto tutto quanto possibile, in linea con la sua ispirazione originaria ai valori fondanti la cooperazione, per supportare il proprio territorio, ricevendo richieste di finanziamenti previsti dal Decreto Cura Italia per ben oltre 37 milioni di euro di cui circa 27 milioni in moratorie. Un impegno notevole che è servito alle comunità locali per far fronte ad una crisi epocale. Con una compagine sociale di quasi 3000 soci, un capitale sociale di oltre 3 milioni e 700mila euro e un patrimonio di oltre 30 milioni di euro, la Bcc ha realizzato nel 2020 nuovi impieghi per oltre 120 milioni di euro».
Le dichiarazioni
«I tempi sono cambiati – dichiara Francesco Muzzopappa, presidente uscente della Bcc Vibonese -, la crisi dovuta alla pandemia ha lasciato ferite profonde in tutto il Paese ed in particolare nel nostro territorio e non solo dal punto di vista economico. La nostra Banca ha saputo rispondere alle esigenze delle sue comunità, ma ora è chiamata a fare uno sforzo in più. Infatti, per continuare ad essere un punto di riferimento, deve crescere in solidità e competitività e per farlo, l’unica possibilità è velocizzare il percorso virtuoso già in atto che la porterà ad aggregarsi con altre Bcc consorelle, dando vita ad una delle maggiori realtà bancarie regionali».
«Oggi per continuare a garantire un servizio bancario sui nostri comuni – aggiunge il direttore generale Fabio D’Orefice – occorre strutturarsi in maniera diversa con nuove risorse per affrontare le sfide che ci attendono. Il supporto della capogruppo ci permetterà di erogare nuovi servizi a clienti e soci». Fine articolo