Turismo, boom di prenotazioni nel Vibonese: Tropea suona la carica per il settore – Video
Il presidente degli albergatori della Perla del Tirreno conferma il trend e prevede il pienone estivo soprattutto grazie agli ospiti italiani: «Ogni giorno centinaia di telefonate. Priorità ai protocolli anti-Covid»
Il Covid non frena la voglia di vacanza. Anzi. La prospettiva (ma sarebbe meglio dire la speranza) di un’estate senza l’incubo del virus spinge il mercato turistico con un vero e proprio boom di prenotazioni. A fare la parte del leone è Tropea, neo eletta reginetta dei borghi d’Italia.
Prenotazioni in crescita
Nell’era del coronavirus molti prediligono le case vacanza che già registrano il tutto esaurito. Bene pure i villaggi e gli alberghi, come conferma, Massimo Vasinton presidente dell’Associazione albergatori di Tropea, che prevede una stagione turistica al top. Complice anche l’elezione di Tropea a borgo dei borghi, competizione che ha ulteriormente rilanciato l’immagine della Perla del Tirreno, accedendo l’interesse dei vacanzieri italiani. La maggior parte delle prenotazioni, infatti, arrivano dalla Lombardia, seguita dal Lazio e dalla Campania. Si parte da maggio fino a tutto il mese di ottobre. Un trend registrato pure lo scorso anno e che non deluse le aspettative degli operatori turistici.
Turisti dall’estero bloccati
Il rammarico maggiore degli albergatori è rappresentato dall’assenza, anche quest’anno, di turisti stranieri bloccati dalla pandemia. Sebbene Ryanair abbia programmato nuovi voli da e per Lamezia per incentivare gli spostamenti.
Tropea si prepara all’estate
E in attesa che la campagna vaccinale venga estesa a più persone, la cittadina turistica del Vibonese è in pieno fermento. Sul lungomare gli operai sono già al lavoro per rimettere in piedi gli stabilimenti balneari che da maggio riapriranno. Un atteso segnale di ripartenza e di speranza
«Con il mercato estero siamo bloccati – ammette il presidente degli Albergatori -, in queste settimane sono state cancellate le prenotazioni di aprile, maggio e giugno per essere posticipate tra settembre e ottobre».
La voglia di ripartire è tanta. «Lo dimostrano le centinaia di telefonate che riceviamo ogni giorno da ogni parte di Italia. Gli ospiti vogliono rassicurazioni sui protocolli anti-Covid che noi siamo in grado di fornire», afferma Vasinton che aggiunge: «Lo scorso anno siamo partiti in ritardo, a luglio, ma abbiamo fatto il pieno di turisti, riuscendo a garantire vacanze in sicurezza grazie ai protocolli che abbiamo attuato e che hanno limitato il contagio. Quest’anno non pensavamo di dovere affrontare ancora l’emergenza sanitaria – dice -, ma dobbiamo fare i conti con contesto difficile che migliora troppo lentamente e con una campagna vaccinale che ancora stenta. Situazioni che ci impongono di mantenere alto il livello di allerta e garantire il rispetto rigoroso dei protocolli»