Tasting Calabria, produttori e grandi chef: a Pizzo si celebra il territorio
La rassegna napitina dedicata al paniere delle eccellenze calabresi è patrocinata dall’associazione nazionale Ambasciatori del Gusto. Tre giorni di degustazioni e dibattiti, ospitata dal ME-Restaurant
“Quando fu il giorno della Calabria, Dio si trovò in pugno 15mila chilometri quadrati di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese per due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un vigore creativo, il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro. Si mise all’opera, e la Calabria uscì dalle sue mani più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi”. Cita Leonida Repaci, Nieva Zanco, esperta di cucina stellata, giornalista per testate specializzate – Guida Michelin compresa -, nell’introdurre Tasting Calabria, rassegna organizzata dall’associazione nazionale Ambasciatori del Gusto, e dedicata al paniere delle eccellenze calabresi. Per tenere a battesimo la kermesse apertasi mercoledì 19 giugno al ME-Restaurant di Pizzo, la critica enogastronomica prende in prestito la visione dello scrittore calabrese innamorato della sua terra, e lo fa per inquadrare perfettamente il senso ultimo dell’iniziativa: un workshop che parli di Calabria anche ai non calabresi, un evento formativo e di approfondimento che duri nel tempo, un momento di riflessione per addetti ai lavori, un incontro che trascenda in modo sistemico dai confini regionali.
Deus ex machina e padroni di casa, gli chef Giuseppe Romano ed Eleonora Marcello, membri dell’associazione Ambasciatori del gusto capaci di mettere assieme Gal Terre del Vibonese, consorzi di produttori, sindaci, critici enogastronomici, colleghi calabresi e non. Alla base del progetto, un obiettivo ambizioso, ribattuto in apertura dei lavori anche da Filippo Teramo (Viaggi del Gusto), secondo giornalista chiamato per tenere a battesimo il convegno: «restituire alla regione la narrazione del territorio che merita, dissipare l’immagine della Calabria brutta sporca e cattiva, far dialogare chef ed addetti ai lavori su tutti i sapori che questa regione è capace di produrre ed offrire».
L’incontro ha coinciso con il terzo compleanno dell’associazione patrocinante (Ambasciatori del Gusto), nata il 20 giugno 2016 quale ente morale privo di scopo di lucro, espressione dell’eccellenza della ristorazione e della pasticceria italiana, formata da cuochi, ristoratori, pizzaioli, sommelier, persone di sala, pasticcieri e gelatieri distintisi nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico nazionale. Quest’anno, particolare attenzione viene data al riso Italiano. E proprio in quest’ottica, la tre giorni napitina ha offerto a produttori calabresi una vetrina d’eccezione, per ragionare sulle origini antiche e l’alta qualità del riso prodotto in Calabria, nella piana di Sibari. Non solo riso, però: nelle parole e nel piatto degli addetti ai lavori accorsi alla chiamata degli ambasciatori calabresi si è spaziati dal bergamotto al tonno rosso, dal peperone zafarana al finocchio, dai vini pregiati alla ‘nduja, dal pecorino crotonese ai distillati.
«Come ambasciatore del gusto, avverto tutta l’urgenza di celebrare la qualità straordinaria del paniere calabrese – ha dichiarato Romano nello spiegare la filosofia alla base della sua iniziativa -. Abbiamo bisogno di fare rete, dobbiamo unirci per valorizzare i nostri prodotti, e mandare un messaggio chiaro ai giornalisti enogastronomici, agli esperti, agli addetti ai lavori. Dobbiamo invitarli a parlare di noi facendoli partire dal piatto, dalla degustazione, favorire il confronto e il dialogo diretto, metterli in contatto con la rete di produttori di qualità, far crescere l’attenzione verso la straordinaria varietà del paniere che possiamo vantare, senza eguali nel panorama europeo».
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