Pizzo, il Festival degli Erranti svela ambizioni e potenzialità dell’escursionismo di qualità
Si è chiusa all’insegna di una crescente partecipazione la prima giornata della manifestazione promossa da Kalabria Trekking. Tra gli ospiti anche Stefano Ardito, nome storico del giornalismo ambientalista
Nonostante le condizioni meteorologiche proibitive la prima giornata del Festival degli Erranti è stata un successo; il vento e la pioggia che da un paio di giorni spazzavano le strade di Pizzo non hanno impedito a un pubblico di appassionati di seguire con partecipazione e in maniera sempre più numerosa, mano a mano che la giornata procedeva, la manifestazione promossa da Kalabria Trekking, che ha l’ambizione di raccontare il mondo dell’escursionismo calabrese e attraverso questo la bellezza della Calabria.
Nell’inaugurare la manifestazione al castello Murat, il sindaco Gianluca Callipo ha manifestato la volontà dell’amministrazione comunale di partecipare attivamente allo sviluppo di questo festival, nella consapevolezza che una collaborazione concertata tra tutte le organizzazioni che si occupano di promozione culturale rappresenta il modo migliore per contribuire a far conoscere un territorio che ha tutte le potenzialità per crescere ancora.
Dopo i brevi e doverosi saluti da parte del presidente di Kalabria Trekking, Lorenzo Boseggia, e della direttrice artistica della manifestazione, Maria Teresa Marzano, il festival è entrato subito nel vivo con la presentazione di “Cammini e sentieri nascosti d’Italia da percorrere almeno una volta nella vita” (Newton Compton, 2017), il libro col quale Stefano Ardito, un nome storico del giornalismo ambientalista, ha voluto mettere in evidenza il valore storico e culturale dei sentieri italiani: molti, oltre a offrire occasioni di movimento in mezzo a panorami mozzafiato sono veri e propri monumenti e dialogando con Francesco Bevilacqua, un’altra autorità in materia, Ardito ha tra le altre cose tracciato una storia del mondo escursionistico calabrese raccontandone gli esordi (che hanno visto in qualche modo entrambi protagonisti), per concludere con uno sguardo sul futuro prossimo, sottolineando, come faranno in seguito anche gli altri ospiti, l’importanza della collaborazione tra le varie associazioni di trekking e promozione non invasiva del territorio, per creare una rete di servizi leggeri (il cui impatto sia cioè sostenibile dall’ambiente); in questa ottica è stato molto interessante anche il dialogo tra Giuseppe Borrello, di Libera Vibo Valentia, e Antonietta Villella di Kalabria Trekking, durante il quale è stata sottolineata la linea diretta che intercorre tra la salvaguardia del territorio e la lotta contro le mafie.
Alle 18 la manifestazione si è spostata al Museo della Tonnara, splendidamente allestito con le opere di Antonio La Gamba e di altri artisti, dove, preceduto dalla proiezione del docufilm di Alessandro Piva “Road to myself. Antichi cammini nell’Italia del sud” si è tenuto l’incontro “Cammini di Calabria. Percorsi tra storia, cultura e paesaggi: il cammino di San Francesco di Paola, Il cammino del Brigante, Kalabria Coast to Coast.”
Stefano Ardito ha condotto il dibattito che ha coinvolto Paolo Piacentini, presidente Nazionale FederTrek ed esperto cammini del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Salvatore Bullotta, responsabile dei cammini di Calabria, Lorenzo Boseggia, presidente di Kalabria Trekking, Sandro Casile, presidente della Gea e Vincenzo Astorino, presidente dell’appennino Paolano. Il dibattito, lungo e appassionato, ha rappresentato l’occasione per un confronto tra alcune delle associazioni più coinvolte nel mondo della promozione ambientale del territorio. È stata sottolineata, in particolare, la crescita esponenziale dell’attenzione che c’è rispetto al tema dei cammini ambientali calabresi e come anche le pagine più oscure della storia, come quelle legate a fenomeni come il brigantaggio, siano capaci di attirare e incuriosire un pubblico sempre più numeroso e interessato.
Alle 20, per l’”Aperitivo con l’autore”, svoltosi presso il ristorante Nostrano, Cataldo Perri, conversando con Nancy Valente, ha raccontato, davanti a un pubblico divertito e attento, la Malura, quel momento negativo e folle, capace di annebbiare la ragione e segnare l’esistenza degli individui e a volte dei popoli. La serata si è conclusa col bellissimo concerto dei Parafoné, che sono riusciti a commuovere e far ballare un pubblico fino a quel momento attento ma compassato, ospitando, in un momento suggestivo, anche la chitarra battente di Cataldo Perri.
Il taglio della torta per festeggiare i 5 anni di Kalabria Trekking è stato il momento finale di una prima giornata ricchissima.