Zambrone e il museo a cielo aperto che racconta una Calabria al femminile – Video
È l'omaggio che il sindaco Corrado L’Andolina ha voluto dedicare alle donne in occasione dell'Otto marzo
Un museo a cielo aperto che racconta il mondo femminile attraverso le opere d’arte del maestro vibonese Antonio La Gamba. E’ l’omaggio che l’amministrazione comunale di Zambrone, guidata dal sindaco Corrado L’Andolina, ha voluto dedicare alle donne in occasione della ricorrenza dell’otto marzo. Ed è proprio nell’omonima piazza e nel giorno a loro dedicato, che sorge il museo. Si tratta di 14 statue dedicate ad altrettante figure femminili della Calabria vissute in epoche diverse ma le cui gesta hanno contribuito a cambiare il corso degli eventi. Dal periodo della Magna Grecia, con Nosside, alla mistica di Paravati Natuzza Evolo, passando per l’eroina vibonese Diana Recco, alla prima vittima della lotta per il latifondo in Calabria, Giuditta Levato.
Tra le statue, anche la rappresentazione della contadina di Zambrone con i suoi simboli: lo scoglio del leone, le arachidi, l’ulivo e il vitigno. Un viaggio nella storia che riporta a Irma Scrugli, inizialmente esclusa dal progetto, ma poi inserita in un’unica opera che racchiude Don Mottola e Ada Furgiuele, fino a Carmela Borelli, la contadina di Sersale protagonista di un singolare gesto di amore materno, morì per salvare i suoi figli. «Abbiamo reso omaggio alla maternità nel modo più struggente e immenso che esista – racconta il sindaco – a voler rappresentare l’amore smisurato di una madre per i propri figli». E c’è poi la rappresentazione della bellezza, con l’attrice Gianna Maria Canale. In piazza Otto marzo ha trovato spazio anche la rappresentazione voluta dal maestro Antonio La Gamba. L’artista ha immortalato il dialogo di due ragazze, fotografando anche la solitudine di una donna con lo sguardo fisso a un telefonino a simboleggiare l’alienazione dei giorni nostri, fino all’immagine della speranza: La bimba col palloncino rosso in mano. «La mostra a cielo aperto, Calabria al femminile, è nata con l’intento di colmare un deficit di gratitudine nei confronti delle donne e di tutto ciò che hanno donato all’umanità», ha affermato il primo cittadino che ha anche evidenziato come il museo andrà ad arricchire l’offerta culturale del centro costiero del vibonese, fino ad oggi conosciuto solo per le sue spiagge e per il suo mare. «Per quanto possa sembrare inverosimile, abbiamo scoperto che in città come Milano o Roma, siano presenti solo una o due statue dedicate alle donne, mentre Zambrone ne ha 14. E’ incredibile che un paese di 1750 abitanti abbia questo primato – ha concluso orgoglioso Corrado L’Andololina che renderà piazza Otto marzo un polmone verde, con la messa a dimora di piante della macchia mediterranea. L’inaugurazione si è svolta nel corso di una cerimonia sobria alla presenza del sindaco L’Andolina, del maestro La Gamba, di Don Gregorio Grande e Don Luigi Scordamaglia che ha benedetto il museo.