domenica,Novembre 24 2024

Lo studioso Antonio Montesanti: «Meritiamo un Museo della Cultura del mare»

L’allestimento previsto alla Tonnara di Bivona, fermo da 4.734 giorni, continua a marcire. Interessata al caso la sottosegretaria Orrico

Lo studioso Antonio Montesanti: «Meritiamo un Museo della Cultura del mare»

«Meritiamo un Museo della Cultura del mare perché abbiamo fatto di tutto per tutelare la Tonnara, salvarne la memoria, vincolarla come bene d’archeologia industriale, ricevuto finanziamenti europei per restaurarla e per istituire al suo interno il museo per come progettato». Questo l’incipit di un’articolata nota con cui lo studioso Antonio Montesanti, dopo aver riassunto la tormentata vicenda che vede coinvolta l’antica tonnara di Bivona, informa di aver interessato della questione il Presidente della Repubblica e il Presidente della Camera dei Deputati, ai quali è stata indirizzata una nota nella quale vengono illustrati i motivi in base ai quali si è deciso di rivolgersi alle massime autorità statali.

Il maestro Montesanti all'opera
Antonio Montesanti, artista e studioso che si batte da tempo per il Museo della Cultura del Mare

«La Tonnara – sottolinea ancora Montesanti – non è ancora il museo finanziato con più di 3 milioni di euro e l’allestimento rimane imballato da 4734 giorni negli scantinati comunali, mentre i preziosi barconi rimangono murati all’interno della Loggia. Abbiamo offerto, gratuitamente, una progettazione per un museo a vantaggio dell’intera comunità calabrese, senza farci scoraggiare dalla sordità e dal mutismo locale. Considerato il perdurante silenzio del Comune, è stato opportuno informare sia il Presidente della Repubblica che il Presidente della Camera dei Deputati non tanto del danno, inquantificabile, che subisce da anni la comunità locale, quanto del danno che potrebbe aver subìto l’allestimento museale, che oggi vale certamente la metà dei 65mila euro spesi a suo tempo, oltre al danno prevedibile subìto dai barconi». A conclusione della sua nota, Montesanti rende noto di aver ricevuto conferma dal sottosegretario al Mibact, Anna Laura Orrico, della ricezione del progetto e della sua assicurazione che lo stesso verrà condiviso con tutte le istituzioni coinvolte nella valorizzazione della del bene etnico-archeologico, ovvero Comune, Demanio, Soprintendenza regionale.

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