Tre libri per tre appuntamenti, a Vibo la rassegna culturale dedicata a scrittori calabresi
Il ciclo di appuntamenti, in programma al liceo classico “Morelli” e al Sistema bibliotecario, è stato pensato in sinergia con una delle più autorevoli case editrici calabresi, fondata a Soveria Mannelli nel 1972 da Rosario Rubbettino
“Tre libri, tre appuntamenti. Incontro con i libri Rubbettino”. Al via domani, venerdì 12 gennaio, la stagione culturale 2018 del Sistema bibliotecario vibonese. Si riparte dalla Calabria e dalla buona letteratura, con un ciclo di appuntamenti pensati in sinergia con una delle più autorevoli case editrici calabresi, fondata a Soveria Mannelli nel 1972 da Rosario Rubbettino con l’intento di «dar voce a classici e autori lontani dal grande circuito, che riportavano alla luce patrimoni della cultura a lungo dimenticati, che ribadivano come la vera storia sia sempre revisionistica».
Gli eventi, previsti il 12, 19 e 26 gennaio 2018, saranno ospitati al liceo classico “Morelli” ed al Polo culturale Santa Chiara. Argomenti e stili tra loro molto differenti, uniti da un solo filo rosso: la calabresità declinata in ogni suo aspetto, che lascia il segno nel folklore, nella cronaca nera, nella filologia, nella storia. Gli appuntamenti letterari si apriranno con la presentazione di “A schema libero”, l’ultimo romanzo del collettivo di scrittura calabrese Lou Palanca (composto da Valerio De Nardo, Nicola Fiorita e Maura Ranieri), al liceo classico “Morelli” di Vibo Valentia venerdì 12 gennaio alle ore 19.00. In questa sede interverranno Nicola Fiorita, Corrado Landolina, Domenico Sorace e Raffaele Suppa. Dopo la pubblicazione del fortunato volume “Ti ho vista che ridevi”, l’autore torna con una avvincente indagine giudiziaria e cronaca politica.
Il 19 gennaio, invece, sarà la volta del giallo storico “InChiostro” del medievalista Marco Iuffrida. Nell’ambito dell’evento, in programma a palazzo Santa Chiara (ore 18), converseranno con lo scrittore Eleonora Cannatelli e Tonino Ceravolo. Il racconto, con al centro il rinvenimento di un antico manoscritto greco, illustra vicende basate su fatti realmente accaduti.
Infine, venerdì 26 gennaio alle ore 18, a palazzo Santa Chiara “Gli Spirdàti. Possessione e purificazione nel culto di San Bruno di Colonia (XVI-XX secolo”) di Tonino Ceravolo. L’opera è impreziosita da alcune foto scattate tra il 1983 e il 2001 da Salvatore Piermarini e Vito Teti e dalla prefazione di Giovanni Pizza, professore associato di discipline demo-etnoantropologiche all’Università di Perugia. Qui vengono tratteggiate, in un dialogo costante tra antropologia e storia, le vicende di Garretto Scopacasa, di sua moglie Isabella e della loro unica figlia, condotta in un giorno imprecisato del 1522 alla porta della Certosa di Santo Stefano del Bosco per farla liberare, a contatto con le reliquie dei santi, dalla presenza di uno “spirito immondo” che l’aveva invasa. Il prodigio si verificò solo successivamente quando, su suggerimento del vicario certosino, la giovane venne condotta alla grotta di San Bruno. Dall’episodio, il santo venne riconosciuto come taumaturgo della possessione diabolica, facendo accorrere, sulla scena del rito, agiografi, folkloristi ed etnologi. Non mancheranno, per un confronto su riti, esoterismo, religione ed agiografia: Tonino Ceravolo, Vito Teti, Antonio Cavallaro, Eleonora Cannatelli e Nella Morano.