A Capistrano Jacques Renoir, nipote del maestro francese dell’Impressionismo
Pierre Auguste Renoir nella chiesa parrocchiale avrebbe rifatto alcuni dipinti nel 1881
È giunto a Capistrano Jacques Renoir, nipote del maestro francese dell’Impressionismo, Pierre Auguste Renoir, che nella chiesa parrocchiale avrebbe rifatto alcuni dipinti murari nel 1881, così come riportato nella biografia ufficiale del pittore, scritta dal figlio Jean, il noto regista. Jacques Renoir, nato nel 1942, è un fotografo e direttore della fotografia francese, figlio di Claude Renoir, discendente diretto di Pierre Auguste. Arriverà a Capistrano con la moglie ed il figlio Claude, 45 anni, per un soggiorno di una settimana. Ad accoglierlo, oltre al presidente della Pro Loco, Maria Stella Francolino, che già in passato ebbe modo di contattarlo e conoscerlo personalmente, vi saranno il sindaco Marco Martino e il parroco, padre Antonio Calafati.
La vicenda Renoir a Capistrano, sollevata nel 1966 dallo scrittore Sharo Gambino, ha avuto momenti di risonanza nazionale e internazionale in diverse fasi temporali. Quella che si ricorda maggiormente risale all’agosto del 1993 quando, a seguito di un lancio d’agenzia, da parte del giornalista Michele Garrì, i riflettori della stampa furono interamente puntati su questa vicenda, che culminò con la visita di Vittorio Sgarbi. Nel 2012 si è occupato della vicenda il giornalista Andrea Fera, con il libro “Renoir in Calabria, prodotto di un’inchiesta”, nel quale per la prima volta, sono stati resi noti i risultati delle indagini di laboratorio eseguite dalla Tsa (Tecnologie Scuentifiche Applicate), uno dei più importanti laboratori d’Europa, per ciò che concerne le analisi applicate alle opere d’arte. La vicenda Renoir a Capistrano, infine, è divenuta il filo conduttore de “Il cielo rubato”, romanzo scritto dal maestro del giallo Andrea Camilleri, papà del noto commissario Montalbano.
- Tags
- capistrano