Ricadi: teatro a Torre Marrana, terzo appuntamento per Avvistamenti
In scena questa sera la commedia "La rivoluzione delle sedie". Uno spettacolo che mira a rompere le barriere dell'ipocrisia con cui spesso vengono trattati disabili e immigrati
Dopo il grande successo per il secondo appuntamento di Avvistamenti Teatrali (circa 500 presenze per assistere allo spettacolo scritto e diretto dal regista di fama internazionale Cesar Brie), torna la rassegna sulla nuova drammaturgia ideata dall’associazione “Avvistamenti” con il patrocinio del comune di Ricadi e la direzione artistica di Andrea Paolo Massara.
All’anfiteatro di Torre Marrana questa sera alle 21.30 arriva infatti la compagnia Aceti Nicoletta Alesse con “La rivoluzione delle sedie”, una commedia scoppiettante, ricca di colpi di scena e politicamente scorretta. Lo spettacolo di Matteo Nicoletta e Massimiliano Aceti, diretto da Barbara Alesse, che vede in scena i due stessi autori insieme a Federico Lima, racconta la storia di un giovane cassiere di un supermercato che si presenta dal suo capo per chiedere di vedere rispettati i propri diritti sul posto di lavoro. Sembrerebbe una storia come tante, se non fosse che il ragazzo è un disabile in carrozzina e per farsi giustizia minaccia di voler fare a botte.
Siamo nell’ufficio di un supermercato: Luca è il capo del personale della divisione romana, inflessibile e autoritario. Un cassiere, Matteo, entra nel suo ufficio e avanza richieste bizzarre. Luca, stranamente, non lo caccia via. Perché Matteo è seduto su una sedia a rotelle. Ma l’arroganza del disabile è così provocatoria che Luca è costretto a reagire. Da questo primo incontro, che terminerà con il sollevamento di Luca dalla carica di capo del personale e retrocessione a semplice cassiere, inizia tra i due una lotta di potere all’interno del supermercato. Ad osservarli fra gli scaffali, come fosse un arbitro delle loro battaglie, c’è un giovane magazziniere di colore che verrà “usato” dai due come ago della bilancia: l’uomo di colore è l’alleato perfetto per conquistare il potere. “La rivoluzione delle sedie” attraverso un turbine di ritmo e divertimento, svela l’ipocrisia del senso di colpa dei normodotati nei confronti dei disabili e verso chi vediamo diverso da noi.
Dopo la compagnia Eco di Fondo, con la struggente storia d’amore di “Orfeo ed Eridice” che ha spinto a riflettere sul tema dell’eutanasia, “La rivoluzione delle sedie” con grande ironia si scontrerà con il perbenismo. Rompere le barriere dell’ipocrisia con cui spesso vengono trattati disabili e immigrati, che ci impediscono di guardare davvero le persone che ci stanno di fronte, è un atto di coraggio. La speranza è che gli spettatori riescano a vedere intorno a loro meno pregiudizi e più persone.