Cultura calabrese: terzo raduno dei giganti a Comerconi
Nella frazione di Nicotera al via il corteo al ritmo dei tamburi della tipica danza ancestrale di origine aragonese
Terzo raduno dei giganti questa sera a Comerconi, frazione del comune di Nicotera. Il corteo animato dal suono dei tamburi e della tipica danza ancestrale dei giganti che ricordano le figure di Mata e Grifone, avrà inizio intorno alle 20:00 all’inizio del paese per concludersi in piazza Maria Immacolata animato da coppie di giganti provenienti da tutto il territorio. Un’occasione imperdibile per i tanti amanti della tradizione culturale calabrese ed un momento di sano divertimento, accompagnato da panini alla griglia, preparati al momento, con salsiccia peperonata e salse per la gioia dei palati.
La manifestazione nasce per volontà di un gruppo di giovani di Comerconi che, con molto impegno, hanno lavorato per organizzare una serata di festa e di allegria nel paese.
I Giganti, rappresentanti solitamente una donna bianca di nome Mata ed un guerriero nero di nome Grifone, sono due alti fantocci di cartapesta che vengono portati a spalla o trainati, danzando al ritmo di tamburi, per le vie di Messina, Seminara, Palmi e altre località della Sicilia e della Calabria, in occasione di festività cattoliche patronali o di altri eventi. I giganti sono identificati nei leggendari fondatori della città di Messina e da questo deriva la loro importanza nella tradizione folcloristica.
La storia. La radice storica del ballo dei giganti è di probabile origine aragonese. Il contatto con la dominazione catalana fece pervenire in Sicilia e in Calabria questa tradizione tuttora fortissima in Catalogna. A testimonianza di un’antica matrice culturale presente nell’area del Mediterraneo ancora oggi ritroviamo manifestazioni popolari con l’uso dei giganti processionali in Spagna, in Sicilia, a Malta ma anche in Belgio e Germania.
Le statue derivano dai giganti processionali dell’antica tradizione spagnola, ancora oggi presenti in molte zone della Spagna e usati in occasione di varie festività.
Inoltre i due colossi di cartapesta, rappresentano e ricordano allegoricamente la conquista della libertà del popolo calabrese dai predoni saraceni e turchi, che per secoli devastarono la Calabria apportando ovunque lutti e rovine. Il Gigante nero, chiamato Grifone, raffigura il truce saraceno e, nelle sembianze di una bella e prosperosa popolana, Mata ne era la sua preda.