domenica,Novembre 24 2024

Mileto, il Museo statale pronto a riaccogliere i visitatori

La struttura guidata da Faustino Nigrelli riaprirà le porte martedì: alla cerimonia presente anche la direttrice regionale Antonella Cucciniello e il vescovo Luigi Renzo

Mileto, il Museo statale pronto a riaccogliere i visitatori
Il museo di Mileto

Il Museo statale di Mileto si prepara a riaprire le sue porte al pubblico. Finita la fase di lockdown imposta dal propagarsi del Covid-19, la struttura guidata da Faustino Nigrelli ritornerà ufficialmente ad operare a pieno regime domani, 23 giugno. Non che in questi mesi di chiusura non sia stata operativa, anzi. Tante, infatti, in questo frattempo le iniziative mediatiche proposte agli appassionati del settore su piattaforme specializzate e sulla propria pagina Facebook. Proposte che, tenendo conto del numero di visualizzazioni e di like ottenute, sono state molto apprezzate in questo periodo di pandemia.

L’atto di riapertura al pubblico sarà sancito ufficialmente nel corso di una piccola cerimonia che, alle 17.30 di martedì, vedrà la presenza della guida della direzione regionale musei della Calabria Antonella Cucciniello – a cui la realtà culturale è afferente -, del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Luigi Renzo e del sindaco della cittadina normanna Salvatore Fortunato Giordano. La riapertura a 360% del Museo statale avverrà in totale sicurezza per visitatori e operatori, grazie alle misure anti Covid-19 nel frattempo predisposte e attuate al suo interno in ottemperanza alle disposizioni ministeriali.

La struttura, inaugurata nell’agosto del 1997, si configura come strumento prezioso ed imprescindibile per la lettura critica della storia millenaria e nobile della città di Mileto – già capitale del Regno normanno e prima sede episcopale latina del Meridione – e si offre come polo di aggregazione delle istanze culturali provenienti da un territorio che per troppo tempo ha visto mortificato il ruolo prestigioso detenuto fin dalle origini. Il Museo, ospitato in un edificio ottocentesco affiancato alla basilica cattedrale, espone un cospicuo patrimonio d’arte di notevole rilevanza, che abbraccia un arco temporale compreso fra l’età tardo imperiale e l’Ottocento. Negli ultimi anni si sta proponendo anche come prestigioso contenitore di eventi culturali.

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