giovedì,Dicembre 26 2024

Niente teatro al “Moderno”, le compagnie amatoriali cercano una nuova “casa”

Dopo la sospensione della rassegna “Tutti a teatro” per mancanza di una specifica autorizzazione, gli attori riuniti sotto le insegne Uilt non si abbattono e assicurano che la kermesse andrà avanti in un’altra struttura

Niente teatro al “Moderno”, le compagnie amatoriali cercano una nuova “casa”

Continua a far discutere la vicenda della sospensione della rassegna teatrale amatoriale “Tutti a teatro”, in programma al Cinema Moderno di Vibo Valentia, a seguito dell’intervento dei Vigili del fuoco che hanno diffidato la struttura ad ospitare spettacoli in mancanza dell’apposita autorizzazione nel Certificato di prevenzione incendi (Cpi).

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Dopo la protesta della compagnia “La ribalta” che ha subito, in prima battuta, lo stop, e la presa di posizione del comandante provinciale dei Vigili del fuoco Salvatore Tafaro che ha rivendicato la correttezza del provvedimento, arriva il chiarimento delle compagnie promotrici della kermesse patrocinata dall’Unione italiana libero teatro (Uilt) Calabria, guidata da Gino Capolupo.

Così le compagnie “I Nati Per Caso”, “La Ribalta”, “Laboratorio teatrale Uici” e “I Commedianti” comunicano che: «in seguito alle vicende che hanno portato alla chiusura del Cinema Moderno quale luogo dove poter svolgere attività teatrali e alla conseguente interruzione della rassegna, si avverte che la chiusura non equivale assolutamente ad una conclusione anticipata dell’evento. Di fatto, stiamo già provvedendo al reperimento di un altro locale idoneo».

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Le compagnie specificano inoltre che «per coloro che si trovassero in una situazione di difficoltà ad usufruire dell’abbonamento nel mese di giugno – o desiderassero un rimborso – provvederemo ad organizzare un botteghino dedicato al Cinema Moderno. Per quanti, invece, volessero conservare il proprio abbonamento, oltre a ricevere il nostro caloroso ringraziamento per la fiducia accordata e la passione per la cultura teatrale dimostrata, inoltriamo, già da ora, il nostro invito per il mese di giugno».

Le compagnie si dicono quindi fiduciose «nel trionfo del teatro, consapevoli dell’inadeguatezza delle strutture sul territorio» e onorate «di farci carico di un arduo compito: riportare a Vibo Valentia una “casa per il teatro”, realizzando sin da subito un piano progettuale per la prossima stagione teatrale».

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