giovedì,Dicembre 26 2024

L’avvocato in classe, al via a Vibo il progetto di alternanza scuola-lavoro

Si dà seguito così alla convenzione tra il Consiglio dell’ordine degli avvocati e i licei vibonesi “Morelli” e “Berto”. L’avvocatura: «Un contributo alla formazione dei cittadini di domani»

L’avvocato in classe, al via a Vibo il progetto di alternanza scuola-lavoro

È ormai avviato il progetto di alternanza scuola-lavoro promosso con il Liceo classico e il Liceo scientifico di Vibo Valentia dal Consiglio dell’ordine degli avvocati che ha dato seguito alla convenzione stipulata tra il Consiglio nazionale forense ed il ministero dell’Università e della ricerca (Miur).

Gli avvocati vibonesi, si legge in un comunicato, «hanno colto immediatamente l’opportunità di essere parte attiva nella società per favorire il radicamento del principio di legalità, soprattutto nelle nuove generazioni, trovando immediata condivisione da parte dei dirigenti scolastici dei Licei Classico e Scientifico della città». 

L’iniziativa, si legge ancora nel dettaglio, «ha lo scopo non solo di far conoscere ai ragazzi la professione forense, attraverso la partecipazione alle udienze e le lezioni degli avvocati che a titolo gratuito offrono la loro collaborazione, ma anche acquisire il senso dell’importanza delle regole per la convivenza». 

In questo scenario, l’avvocatura «attesa la propria indiscussa funzione sociale, si propone di promuovere azioni e iniziative dedicate all’educazione, al rispetto delle regole, alla legalità e alla cittadinanza, mettendo a disposizione della Scuola avvocati che, con il proprio servizio e la propria competenza giuridica, contribuiscano alla formazione di bravi uomini e donne e buoni cittadini». 

Nell’ambito dell’offerta formativa (Pof) e in linea con la riforma della “Buona Scuola”, l’avvocatura si propone ancora di «fornire un contributo educativo, competente e professionale a partire dalla Carta costituzionale e, in particolare dai suoi principi fondamentali, senza trascurare il processo di integrazione europea e globale. In questo contesto di formazione di una coscienza civile dei ragazzi per abituarli a coniugare l’importanza dello studio, l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze con una pratica di comportamenti positivi ispirati al rispetto della vita, delle persone, delle regole e di valori condivisi per crescere a partire dalla Costituzione della Repubblica Italiana si è trovata la condivisione dei dirigenti scolastici che hanno immediatamente dato corso all’iniziativa stipulando apposite convenzioni».

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