Ultimo appuntamento con il cineforum di Libera: sullo schermo l’esilio di Falcone e Borsellino
“Era d’estate” di Fiorella Infascelli sul soggiorno forzato dei due giudici all’Asinara, è il film scelto per l’appuntamento conclusivo della rassegna “pellicole scomode”. Ospite il luogotenente dei carabinieri Cosimo Sframeli
E’ arrivato all’ultimo appuntamento dell’edizione 2016/17, il cineforum “Pellicole Scomode. Storie e film contro le mafie” organizzato dai giovani di LiberaVibo, coordinati da Giuseppe Borrello, e dal Sistema Bibliotecario Vibonese, che si terrà a Palazzo Santa Chiara sabato 18 marzo alle 16.
Nell’occasione verrà proiettato il film “Era d’estate” regia di Fiorella Infascelli, che racconta del soggiorno forzato, per ragioni di sicurezza, all’Asinara dei giudici Falcone e Borsellino insieme alle loro famiglie.
I giudici stavano lavorando al maxiprocesso penale che, come insegna la storia, portò all’arresto di molti personaggi della criminalità organizzata. Fiorella Infascelli racconta due morituri la cui consapevolezza di andare incontro ad un destino già deciso era totale, ma insufficiente a farli desistere dalla ricerca di giustizia e verità.
Dopo la proiezione del film ci sarà ampio spazio al confronto con il luogotenente dei Carabinieri, Cosimo Sframeli, coautore, insieme al maresciallo Francesca Parisi, del libro “A ‘Ndrangheta. Evoluzione e forme di contrasto”. Un libro coraggioso che affronta la questione della lotta alla ‘ndrangheta negli anni 1960-1990. Un periodo storico poco conosciuto, la cui importanza e la conoscenza di molte vicende misconosciute sono fondamentali per comprendere in maniera esaustiva l’evoluzione della mafia calabrese e le relative forme e strategie di contrasto. Si tratteggia un fenomeno complesso e di grande ricaduta sociale che ha assunto, con il passare degli anni, sempre maggior peso.
L’incontro di sabato sarà uno dei 100 passi verso il 21 marzo, giornata nazionale in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che quest’anno si svolgerà a Locri. «Tratteremo tanti argomenti – fanno sapere i promotori -, legati da un unico grande filo conduttore quello della conoscenza e della memoria come strumenti di critica e di libertà».