“Antichemani”, al via il crowdfunding per la mediateca degli antichi mestieri
L’obiettivo è quello di raccogliere 25mila euro necessari a realizzare tre documentari volti a valorizzare il patrimonio di conoscenze artigiane. Uno dei lavori sarà dedicato ai bovari di Serra San Bruno
A Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, vive Antonio, che ancora lavora come bovaro. La sua attività è uno degli esempi del patrimonio di tradizione presente in Calabria che rischia però di essere dimenticato.
Così vale anche per il resto d’Italia, dove decine di mestieri e botteghe con una lunga tradizione rischiano di scomparire per sempre, lasciando un vuoto di memoria e di opportunità per le future generazioni. Il sabotier, il magnin, il cembalaro, il tipografo e il mastro cartaro, sono solo alcuni dei numerosi mestieri da tutelare. Per evitare che tale ricchezza venga perduta, Alfredo Franco, regista freelance con oltre 40 anni di carriera alle spalle, ha ideato il progetto “Antichemani”, con l’obiettivo di documentare alcuni antichi mestieri, soprattutto quelli di cui si sta perdendo traccia, in una mediateca online liberamente accessibile.
Non solo per archiviare, ma soprattutto per valorizzare un patrimonio di cui il nostro territorio è ricco. Per raccogliere i 25.000 euro necessari a produrre tre documentari su altrettanti mestieri e ad avviare la mediateca, è stata avviata la campagna di crowdfunding “Mediateca degli antichi mestieri (http://www.ideaginger.it/progetti/mediateca-degli-antichi-mestieri.html) sulla piattaforma Ideaginger.it
Ciascuno dei documentari avrà una durata di circa dodici minuti, sarà arricchito da un glossario video dei termini dialettali usati per attrezzi e lavorazioni e racconterà la storia di un diverso mestiere attraverso la voce degli stessi artigiani. I tre documentari saranno girati in Calabria, Sicilia e Romagna.
“I bovari della Serra” documenterà proprio la storia di Antonio, “vaccaru” di Serra San Bruno, in provincia di Vibo Valentia, dove ancora taglia tronchi di faggio e li trasporta a valle con i suoi buoi, mentre “Mastro Giovanni”, l’ultimo calzolaio del borgo sarà invece dedicato all’ultimo “scarparu” rimasto a Gangi, in provincia di Palermo. “L’ultimo mugnaio del Bidente” racconterà infine l’attività di Gianfranco, ultimo “mulnèr” di un mulino ad acqua nella Valle del Bidente, in provincia di Forlì-Cesena, e attivo fin dal 1600.
«Abbiamo deciso di lanciare una campagna di crowdfunding – ha dichiarato Alfredo Franco, autore e ideatore di Antichemani -, perché abbiamo bisogno dell’aiuto di chiunque voglia contribuire a far conoscere un patrimonio così importante di esperienze e conoscenze artigiane. La mediateca sarà accessibile liberamente, a disposizione di scuole, istituzioni culturali, musei e privati cittadini. Con la campagna di raccolta fondi vogliamo coinvolgere i nostri sostenitori, per realizzare insieme a loro questo progetto, perché in ogni bottega c’è qualcosa di tutti noi».