Gli studenti di Filadelfia alla scoperta delle antiche rovine di Castelmonardo con il progetto Dal Medioevo all’antichità
L'incontro guidato dal direttore scientifico Carlo Citter e dalla ricercatrice Assunta Campi si è svolto nella Biblioteca comunale per rilanciare il sito archeologico distrutto alla fine del secolo XVIII da una serie di devastanti terremoti

L’Amministrazione comunale di Filadelfia e l’Istituzione comunale Castelmonardo hanno ospitato, nei locali della Biblioteca comunale gli alunni dell’Istituto omnicomprensivo cittadino. Ad accoglierli il prof. Carlo Citter, direttore scientifico della ricerca e Assunta Campi, che dal mese di settembre 2024 sta conducendo una campagna di ricerca sull’antico sito di Castelmonardo. Durante l’incontro il prof. Carlo Citter ha presentato il grande progetto contenitore Med2Mod di cui il Castelmonardo è parte integrante. «La sfida di Med2Mod – ha spiegato agli studenti desiderosi di comprendere e scoprire la storia del prorpio territorio – è utilizzare la cultura materiale per produrre una nuova narrazione che superi da un lato le rigide barriere cronologiche della storia tradizionale, dall’altro la progressione lineare dall’evento più antico al più recente e dal contesto locale al quadro generale».
«La nuova narrazione – prosegue Citter nella nota stampa dell’Amministrazione comunale di Filadelfia – sarà quindi multiagente e avrà un fattore di scala variabile nel tempo e nello spazio per valorizzare al meglio il dato materiale nel contesto di riferimento. Il nuovo approccio tiene conto degli sviluppi teoretici recenti e del progresso tecnologico senza perdere di vista l’esigenza di produrre non una sequenza di dati, ma una narrazione storica. Questa sarà parziale, come lo sono le pur molteplici fonti che l’archeologia ha a disposizione e si confronterà sul tavolo del dibattito storiografico con i consolidati modelli storiografici. L’apertura alle scienze dure e della terra, all’informatica e all’antropologia consentono un approccio multidisciplinare per contestualizzare l’Italia centromeridionale in un più ampio scenario globale che vide il Mediterraneo diventare progressivamente marginale».
Il progetto
A Castemonardo sono dedicate pagine di approfondimento consultabili direttamente qui. «Med2Mod – è stato precisato – è un acronimo che sciolto significa dal Medioevo all’età moderna. Si tratta di un progetto contenitore sulla lunga transizione fra il medioevo e l’età moderna. A partire dal 2019 alcuni progetti di ricerca finanziati da risorse reperite prevalentemente da enti pubblici in Toscana, Calabria e Sicilia, realizzati in collaborazione fra il ministero della Cultura, i Comuni nel cui territorio insistono i siti e il dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena hanno posto l’attenzione su un tema storiografico oggi piuttosto ai margini del dibattito principalmente rivolto alle fasi di formazione dei paesaggi medievali.
Il portale è, inoltre, pensato per essere accessibile a persone non vedenti, ipovedenti e persone con differenti disturbi dell’apprendimento come dislessia. Durante la seconda parte dell’incontro, i ragazzi hanno avuto modo di toccare con mano il lavoro svolto dagli archeologi analizzando le strutture murarie individuate durante la ricognizione e il riconoscimento delle classi ceramiche provenienti dall’antico sito. Assunta Campi ha illustrato la documentazione e i risultati emersi dalla prima campagna di ricognizione coinvolgendo i ragazzi nella lettura stratigrafica muraria e nella schedatura dei manufatti ceramici.
L’hub di ricerca
«La straordinaria partecipazione alla presentazione da parte dei ragazzi e dei docenti dell’Istituto omnicomprensivo di Filadelfia e la presenza dell’Amministrazione comunale e dell’Istituzione Castelmonardo – ha evidenziato la ricercatrice – sono il segno del grande sostegno che l’Amministrazione sta dando e darà a questo progetto archeologico. La diffusione della conoscenza che sta emergendo dalle ricerche archeologiche è un punto fondamentale del progetto, insieme alla valorizzazione degli oggetti e del sito stesso. “Non è possibile avere comprensione dei contesti passati se non si ha un vivo interesse e un amore per i contesti vivi”, questo diceva Marc Bloch nel 1944 nell’Apologia della Storia; quindi – ha proseguito Campi – il nostro impegno è quello di costruire un Hub di ricerca che connetta passato e presente e che coinvolga tutta la popolazione di Filadelfia». L’incontro con gli studenti fa parte di una serie di appuntamenti pubblici che mirano a coinvolgere la popolazione locale nella ricerca archeologica e nelle azioni di promozione del sito e di tutto il territorio circostante».
Dal canto loro il sindaco di Filadelfia, Anna Bartucca, l’assessore comunale delegato Tommasino Diaco e la civica amministrazione, che assieme al professor Giuseppe Serraino presidente dell’istituzione Castelmonardo hanno accolto gli studenti, sottolineano di «credere molto nella progettualità illustrata agli studenti» perché «per la prima volta, grazie a un lavoro sinergico, costante e specialistico si potrà e dovrà attribuire il giusto valore al sito archeologico di Castelmonardo». Sindaco e Amministrazione comunale, infine, ricordano che il sito sarà oggetto di ulteriori iniziative «per condividere con studiosi, studenti e cittadini i risultati degli studi e dei lavori che si effettueranno e coinvolgere tutti sul valore di riscoprire la storia di Filadelfia».
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