A Parghelia grande partecipazione all’evento in ricordo dell’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani
Durante l’incontro inserito nella rassegna Serata d’autore è stata presentata una raccolta di poesie del fine intellettuale vibonese, morto a Roma nel 2022
Ricordare una figura importante della cultura calabrese come l’antropologo Luigi Maria Lombardi Satriani approfondendo e prendendo spunto da una delle sue opere letterarie. Questa l’idea dell’amministrazione comunale di Parghelia. Il tutto nel corso di un partecipato incontro svoltosi nella locale sala consiliare, nell’ambito della rassegna Serata d’autore. Sotto la lente d’ingrandimento è entrato il libro di poesie del già senatore della Repubblica “Giochi d’amore e d’altro. Esercizi di realismo onirico. L’opera poetica 1956-2022”, edito da Rubettino. La declamazione dei componimenti è stata a cura dell’associazione LaboArt. Nel corso della manifestazione sono stati anche esposti degli scatti inediti dell’associazione Officina fotografica. Assente per motivi di salute il sindaco Antonio Landro, a fare gli onori di casa e a coordinare il tutto ci ha pensato l’assessore alla Cultura Gabriele Vallone, il quale nell’occasione ha voluto ringraziare la famiglia Lombardi Satriani e tutto coloro che a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento.
«È stato un momento intenso ed emozionante di ricordo – sottolinea al riguardo il figlio dell’antropologo, Alfonso – ma credo che nello stesso tempo possa essere considerata un’opportunità di crescita per la comunità perché è stata l’occasione per condividere momenti di riflessione ed acquisire consapevolezza della propria storia. L’apporto corale di quanti hanno contribuito all’organizzazione (Officina fotografica, Laboart, Pro Loco di Parghelia, Servizio civile) ha arricchito l’evento di elementi diversi ma uniti dalla stessa tensione ideale e dalla stessa progettualità culturale. Sono grato all’amministrazione comunale di Parghelia e al consigliere Gabriele Vallone per aver pensato, voluto e organizzato questa manifestazione». Tra gli interventi in sala, dopo i saluti del parroco don Giuseppe Florio, quelli della curatrice del libro Patrizia Mignozzetti Lombardi Satriani e di Domenico Ienna. La fatica letteraria del fine intellettuale e meridionalista vibonese raccoglie componimenti poetici scritti nelle varie fasi della sua vita. I temi dominanti sono l’amore come aspirazione ideale e fisica e la morte come solenne destino personale e universale. «Io scrivo delle poesie, le ho sempre scritte – afferma nel 2021 il professore Satriani in un’intervista rilasciata a Gianluca Martini, a un anno di distanza dalla morte avvenuta a Roma – perché per me la poesia è una delle forme attraverso le quali si possono declinare i sentimenti universali dell’amore, del dolore, della nostalgia. Perché penso che noi non possiamo essere ingabbiati dalle parole ma le parole servono per trascendere la nostra realtà, per uscire fuori per poi ritornare indietro. Penso – aggiunge tra l’altro – che l’antropologia non sia solo scienza, sia anche arte, letteratura. Considero il fare poesia una capacità di testimoniare una verità ancora più profonda».