Il ruolo della Calabresi nella scoperta dell’America al centro di un convegno con protagonisti gli studenti vibonesi
Lo storico e scrittore Giuseppe Pisano ha condotto i ragazzi in un appassionante viaggio tra i personaggi calabresi che sono stati determinanti per la riuscita dell’impresa colombiana. L’appuntamento si è tenuto al liceo Morelli su iniziativa del Rotary E-club Calabria International, in sinergia e con l’Istituto Garibaldi Buccarelli
L’aula magna del Liceo Classico Morelli a Vibo ha ospitato l’incontro dal titolo “La Calabria e la scoperta dell’America”, rivolto ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado Bruzzano. L’evento è stato organizzato dal Rotary E-club Calabria International, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Primo Circolo –Garibaldi Buccarelli di Vibo Valentia.
Dopo i saluti del presidente dell’Eclub, Giuseppe Statti, ha preso la parola la professoressa Domenica Cacciatore, dirigente del Primo Circolo. La Cacciatore ha lodato l’iniziativa, sottolineando il ruolo della Scuola nello sviluppo di nuove conoscenze, soprattutto quando riguardano la nostra terra. La dirigente ha invocato inoltre maggiore attenzione alle strutture scolastiche da parte delle istituzioni. Nella sua introduzione, Pierluigi Lo Gatto, consigliere del Club, ha esortato gli alunni a coltivare il dubbio e non accettare supinamente le verità precostituite, come quella che incornicia la Calabria solo come terra di ‘ndrangheta. Lo Gatto ha inoltre evidenziato il ruolo del Rotary a livello planetario, con la mission di abbattere i muri dell’ignoranza e dell’intolleranza.
È stata poi la volta del relatore, il professor Giuseppe Pisano, storico e scrittore oramai di chiara fama. Lo studioso ha coinvolto ragazzi ed insegnanti in un appassionante viaggio tra i numerosi personaggi calabresi che sono stati determinanti per la riuscita dell’impresa colombiana. Dal marinaio Anton Calabres, di Amantea, imbarcato sulla Pinta, ai veri finanziatori della prima spedizione, come i Pinelli ed i Geraldini, legati al papato, passando per San Francesco di Paola, sostenitore della necessità di frenare l’avanzata musulmana, e Gioacchino da Fiore, cui lo stesso Colombo si ispirava. Tutto suffragato da documenti rinvenuti anche dallo stesso Pisano. Molte le domande rivolte dai discenti allo storico, che ha concluso sostenendo che la Calabria è stata, grazie a figure purtroppo sconosciute ma fondamentali, al centro delle vicende non solo europee ma anche di tutto il mondo.
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