venerdì,Ottobre 25 2024

A Mileto immersione nella storia con la rievocazione della Corte di Ruggero -Foto

La rassegna ha permesso di riproporre alcuni episodi significativi del glorioso trascorso della città, nell’XI secolo eletta capitale della contea normanna

A Mileto immersione nella storia con la rievocazione della Corte di Ruggero -Foto

È stata un’immersione nel glorioso trascorso normanno di Mileto. All’XI secolo, a quando la città assurse al ruolo di capitale della contea instaurata da Ruggero I D’Altavilla in Calabria, nell’ambito del processo di conquista e rilatinizzazione del meridione d’Italia da lui portato a compimento insieme al fratello Roberto il Guiscardo e in accordo con Papa Niccolò II. Questi, in breve, i termini e i contenuti della rievocazione storica promossa a Mileto dall’amministrazione comunale con il contributo del Fondo dello Spettacolo del Ministero della Cultura, la direzione artistica dell’associazione Unicram di Reggio Calabria e la consulenza della locale “Accademia Milesia”.

In scena, nell’occasione, sono entrati decine di figuranti in costumi d’epoca, pronti a far rivivere ai numerosi spettatori presenti i momenti salienti di quel dato periodo storico. La manifestazione culturale ha preso il via dal cortile della curia vescovile – tra i fusti marmorei provenienti dal parco archeologico medievale intitolato al vescovo Antonio Maria De Lorenzo – per poi diramarsi nei punti strategici del centro cittadino. Sul sagrato della basilica cattedrale, ad esempio, è stata riproposta al pubblico la lettura del “Sigillum aureum” con cui Conte Ruggero ha assegnato ad Arnolfo le insegne episcopali della prima diocesi di rito latino del sud Italia e ai suoi successori beni, terreni, villani ed esenzioni. A seguire, il corteo si è trasferito nella piazza antistante il santuario intitolato a Maria Santissima della Cattolica. Qui i figuranti hanno reinterpretato il matrimonio tra Ruggero D’Altavilla e la prima moglie Giuditta d’Evreux, all’epoca celebrato dall’abate-architetto Robert de Grandmesnil all’interno della chiesa-mausoleo della Santissima Trinità.

Tra le ricostruzioni sceniche proposte nel corso della rassegna, anche: la consegna al Gran conte delle chiavi della città da parte degli ambasciatori arabi di Noto, giunti appositamente a Mileto dalla Sicilia (all’interno della Villa comunale); la consegna del documento con cui Ruggero I dona a San Bruno i terreni per la realizzazione della chiesa di Santa Maria di Turi e della certosa di Serra (sul sagrato della chiesa di San Michele); la riproposizione di una serie di spettacoli di epoca medievale (in piazza Badia).

Durante la manifestazione è stata anche presentata al pubblico la riproduzione del vessillo che l’ultimo figlio di Tancredi D’Altavilla ha portato con sé nel corso delle battaglie combattute per conquistare la Sicilia. Tra i gruppi storici che hanno partecipato al corteo normanno di Mileto, gli sbandieratori “Leoni Reali” di Camporotondo di Catania, gli artisti del fuoco “Trishine” di Taverna, il “Monteleone” di Vibo Valentia.

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