sabato,Settembre 21 2024

Dal concerto a Pompei per il G7 a Vibo Valentia: Beatrice Venezi presenta il suo libro su Puccini

L'incontro organizzato dal Rotary Club Vibo Valentia presieduto da Pasquale Barbuto in collaborazione con Maria Teresa Marzano

Dal concerto a Pompei per il G7 a Vibo Valentia: Beatrice Venezi presenta il suo libro su Puccini
Beatrice Venezi

La direttrice d’orchestra Beatrici Venezi sarà questa sera a Vibo Valentia per presentare il suo libro “Puccini contro tutti”, edito da Utet. L’incontro avrà inizio alle ore 19 all’hotel 501, modera Daila Miceli. L’appuntamento, organizzato dal  Rotary Club Vibo Valentia presieduto da Pasquale Barbuto in collaborazione con Maria Teresa Marzano, sarà l’occasione per conoscere meglio uno dei maggiori operisti di tutti i tempi che Venezi racconterà secondo prospettive inconsuete. 

«Puccini – si legge nella presentazione del libro – non è stato solo un compositore importante, capace di fornire all’opera un punto di riferimento con cui tutti i musicisti successivi dovettero confrontarsi, ma anche una figura sfolgorante nel panorama mediatico. Fu tra i primi a diffondere immagini e video della sua vita privata, come una sorta di antesignano dei moderni influencer, non disdegnò di fungere da testimonial pubblicitario, nella sua concezione della regia operistica fu capace di anticipare il ritmo narrativo dei film, si mosse instancabilmente in giro per il globo e tra le prime pagine dei giornali. Concittadina di Puccini, cresciuta nel suo mito, leggendone le  lettere e le interviste, arrivata a suonare e dirigere le sue opere, Beatrice Venezi ha colto l’occasione del  centenario pucciniano per scrivere una biografia sui generis del maestro di Torre del Lago: undici racconti, undici momenti di vita con la colonna sonora delle sue opere, a formare una sinfonia di emozioni, sorprese,  aneddoti che compongono il ritratto luminoso e coinvolgente di un genio immortale e controcorrente».

Venezi e la polemica sul G7

Classe 1990, due anni fa è stata nominata consigliera per la musica dall’allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Venezi è reduce dal concerto di ieri sera a Pompei, per i ministri della Cultura che hanno partecipato al G7 a Napoli. Una vicenda per la quale nei giorni scorsi è finita nelle polemiche, tirata in ballo da Maria Rosaria Boccia. «Beatrice Venezi – aveva detto in una intervista l’imprenditrice nell’occhio del ciclone per la relazione con Sangiuliano – è consigliera per la musica, ben retribuita. Lei è anche direttrice di un teatro, fa concerti privati retribuiti e si esibirà anche per il G7 Cultura e il ministero le riconosce un cachet».

Affermazioni di fronte alle quali Venezi ha così replicato tramite i suoi legali: «Il ruolo di consigliere del ministro è un incarico di mera consulenza tecnica che, da una parte, non comporta alcuna facoltà di adottare decisioni o atti di indirizzo, né dall’altra, impedisce a un libero professionista di proseguire nello svolgimento della propria attività principale. Inoltre, contrariamente a quanto asserito in maniera inesatta e strumentale dalla sig.ra Boccia, il maestro Venezi non ‘dirige’ alcun teatro né ente che sia beneficiario di fondi pubblici». E ancora: «Il maestro Venezi non ha mai partecipato ad alcun tipo di riunione avente come oggetto gli eventi in programma per il G7 Cultura né ha intrattenuto alcun rapporto contrattuale con il ministero in relazione a questo o altro evento concertistico nel corso del biennio in cui ricopre il ruolo di consigliere. Ad oggi – conclude la nota – il maestro Venezi ha ricevuto una proposta formulata direttamente dall’ente musicale in questione, così come avvenuto in altre occasioni, conformemente alle regole d’ingaggio dei direttori d’orchestra».

Non è la prima volta che Venezi è al centro della cronaca, anche per le sue posizioni ritenute vicine alla destra. A gennaio era stata contestata a Palermo da tre musicisti dell’Orchestra sinfonica siciliana – poi sospesi. Ancor prima, al concerto di Capodanno a Nizza, era stata presa di mira da alcuni spettatori che hanno mostrato uno striscione con la scritta “Niente fascisti all’Opera”.

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