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A Spilinga una mostra e un incontro-dibattito sul fenomeno del brigantaggio nel sud Italia

L’obiettivo del laboratorio è quello di contribuire a ricostruire in maniera approfondita e con un approccio critico uno dei più tormentati periodi della storia del Mezzogiorno

A Spilinga una mostra e un incontro-dibattito sul fenomeno del brigantaggio nel sud Italia
Veduta panoramica di Spilinga

Sabato 21 settembre, a partire dalle ore 18 a Spilinga, nel Salone convegni (piazza San Michele), si aprirà un laboratorio che come obiettivo un dibattito sulla questione del fenomeno del brigantaggio nel Mezzogiorno, con particolare riguardo alla Calabria dell’Ottocento e al territorio del Vibonese. Il titolo “Dal villaggio natale al villaggio globale” – spiegano i promotori in una nota stampa – suggerisce sguardi che vanno oltre il contesto nazionale. Ad accompagnare il laboratorio una mostra e un convegno-dibattito.

L’evento a Spilinga

Dopo i saluti del sindaco del Comune di Spilinga, Enzo Fulvio Marasco, il professor Saverio Di Bella (storico e promotore dell’iniziativa) si intratterrà sul “Perché un laboratorio su briganti e brigantaggio? Motivazioni e obiettivi. Dagli orizzonti di microstoria alla storia intercontinentale”. A seguire la relazione di Agostino Gennaro (studioso di storia locale) con “Briganti e brigantaggio a Tropea, casali e dintorni. Il capobanda Andrea Orlando di Spilinga; la famiglia Rombolà di Brattirò; u Bizzarro – Francesco Moscato di Vazzano”. Quindi i contributi di Nicola Rombolà (docente Iis “Galluppi” di Tropea) con un’analisi su “Il fascino del ribelle sociale nella letteratura calabrese”; e di Antonio Pugliese (scrittore e già docente Università di Messina) che affronterà il tema “Il brigante si ciba e si cura: alimentazione e medicina per il Re del bosco”. Chiuderà don Pasquale Russo con “Sete di giustizia e forme di rivolta nelle sacre scritture”. Al termine degli interventi dei relatori si aprirà una tavola rotonda coordinata dal prof. Francesco Campennì (docente di Storia all’Università della Calabria) dal titolo “O briganti o emigranti: perché”. 

Le ragioni culturali e i motivi storici di questo percorso di ricerca attraverso una rinnovata visione storiografica sul fenomeno del brigantaggio, saranno esposte dagli storici Di Bella e Campennì, ma in questo percorso di revisione storica vede coinvolti diversi enti come l’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro attraverso l’impegno del prof. anche il prof. Antonino Mantineo (direttore del Laboratorio di Storia giuridica ed economica” dell’ateneo di Catanzaro) e vanno ricercate in primo luogo nella necessità di ricostruire in maniera approfondita e con un approccio multidisciplinare e critico, uno dei più tormentati secoli della storia del Mezzogiorno e in particolare della Calabria, che ha visto un significativo doppio appuntamento nel maggio scorso (a Catanzaro e Pizzo) dal titolo suggestivo, che ha aperto scenari inesplorati: “Il trionfo delle metamorfosi. Identità, potere ed economia nel Mezzogiorno dell’Ottocento.

In questa traccia si inserisce il laboratorio sul brigantaggio che si svolgerà sabato prossimo a Spilinga. Oltre al patrocinio del Comune di Spilinga insieme al Comune di Drapia, l’evento vede la collaborazione del Centro di ricerca “Laboratorio di Storia giuridica ed economica” dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, la Deputazione di Storia Patria per la Regione Calabria, l’Associazione culturale Zaleuco Messina-Vibo Valentia, la Biblioteca “Galluppi” di Drapia e l’associazione culturale Italia Nostra (sezione di Vibo Valentia).

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