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La provocazione di Pasquino nel suo ultimo libro Solo la mafia può distruggere se stessa: «Sequestri e confische non la indeboliscono»

L'autore dell'opera in libreria da novembre spiega che il solo modo di sconfiggere la criminalità organizzata è togliere l'humus in cui prospera: il degrado socio-economico

La provocazione di Pasquino nel suo ultimo libro Solo la mafia può distruggere se stessa: «Sequestri e confische non la indeboliscono»

C’è un solo modo per sconfiggere la mafia: togliere alla criminalità l’humus in cui prospera, costituito dal degrado socio-economico che l’alimenta. Questo l’assunto che Pino Pasquino, avvocato di Vibo Valentia e per anni opinionista del Quotidiano della Calabria, intende dimostrare nel suo libro che sarà nelle librerie dal 6 novembre prossimo ma che è già possibile acquistare online dalla casa editrice “EdizioniClandestine-Gruppo Santelli”. Sequestri, confische e interdittive – secondo il pensiero dell’autore – hanno distrutto posti di lavoro impoverendo ulteriormente il Sud, contribuendo paradossalmente a rafforzare il condizionamento mafioso.

Occorre quindi, a parere dell’autore Pasquino, cambiare strategia, adottando misure che vanno dalla liberalizzazione delle droghe più leggere alle modifiche del sistema repressivo e preventivo per incidere sulle condizioni di sottosviluppo allo scopo di condurre chi delinque sui binari della legalità. L’unico rimedio appare quindi il recupero sociale di chi delinque, risultato che va conseguito attraverso l’utilizzo di quelle risorse illecite confiscate. Impedire, di conseguenza, il sequestro e la confisca di attività economiche che diano effettivo lavoro, purché a tale modifica normativa si accompagni una severa attività repressiva verso i reati di criminalità organizzata. Un libro fuori dai luoghi comuni, che affronta la realtà sotto il profilo socio-economico mettendo in discussione principi consolidati.

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