Teatro e fede: 12 giovani attori vibonesi portano in scena a Terranova da Sibari un musical su San Francesco e Santa Chiara
Grande successo per un'esibizione che ha entusiasmato il pubblico Il gruppo proveniente da Jonadi e San Calogero ha in preparazione altri spettacoli
Si è conclusa sabato scorso un’esperienza unica per un gruppo di 12 ragazzi provenienti dalla provincia di Vibo Valentia, che hanno calcato il palcoscenico di Terranova da Sibari con un musical dedicato a due giganti della fede: Francesco e Chiara d’Assisi. Gli artisti, appartenenti alle comunità parrocchiali di Gesù Salvatore di Vena di Jonadi e Maria Santissima Immacolata di San Calogero, sono stati guidati dalla maestra Antonella Furfaro, della scuola d’arte e musica ArMus Lab, con la preziosa consulenza spirituale di don Filippo Emanuele Grillo e padre Francesco Alfieri Ofm. Lo spettacolo, descritto dai ragazzi come «il secondo di una serie», ha avuto l’intento di raccontare in modo drammaturgico e coinvolgente la storia di Francesco e Chiara, definiti dai giovani attori stessi «i due più rivoluzionari e innamorati di Cristo del XIII secolo».
«Gli attori – hanno fatto sapere gli organizzatori – hanno preparato la performance con grande cura e dedizione, vivendo un’esperienza di fraternità che ha richiamato i valori del francescanesimo». Il convento dei frati minori di Terranova è stato il fulcro di questa avventura: dopo un caloroso invito da parte dei frati, gli attori hanno avuto l’opportunità di vivere insieme, confrontarsi e lavorare sul copione sotto gli archi affrescati del chiostro. «Qui, la spiritualità ha trovato un perfetto connubio con la pratica artistica, offrendo un ambiente stimolante per la crescita personale e collettiva». Particolarmente significativa è stata la visita al monastero di Santa Chiara all’Immacolata di Rende, dove i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi, seppur attraverso le grate della clausura, con le suore clarisse. «Questo incontro ha arricchito ulteriormente la loro comprensione delle figure di Francesco e Chiara e del loro inestimabile apporto spirituale».
Il pubblico di Terranova «ha accolto con entusiasmo lo spettacolo – hanno in fine sottolineato gli organizzatori nella nota -, riempiendo la piazza antistante il convento di Sant’Antonio, creando così un’atmosfera di condivisione e partecipazione. La performance ha rappresentato non solo un momento di intrattenimento, ma anche un’opportunità per comunicare valori profondi e universali attraverso il linguaggio della musica e del teatro».