Tropea, finale sotto la pioggia per il 14esimo Blues festival – Video
Termina con un acquazzone l’esibizione della star di X-Factor Uk Kevin Davy White la kermesse divenuta punto di riferimento per gli appassionati del genere. Il patron Saturno: «Un successo oltre le aspettative»
Un successo non si può dire tale se non viene “bagnato” con un brindisi. Stavolta ad alzare metaforicamente i calici è stato il cielo sopra Tropea, che ha voluto salutare con una fitta pioggia la XIV edizione del Blues festival, manifestazione divenuta ormai punto di riferimento per gli appassionati del genere di tutta Italia e oltre. Una garanzia per la scena musicale ma anche per l’economia del luogo. Dalla sua istituzione, infatti, il turismo nella Perla del Tirreno ha conosciuto un’importante destagionalizzazione, con centinaia di visitatori e curiosi che affollano il centro storico per assistere a spettacoli che puntualmente trasformano la città in una piccola New Orleans. La serata conclusiva ha visto l’esibizione delle buskers band che hanno introdotto il gran finale di Kevin Davy White, star di X-Factor Uk, artista di livello internazionale dalle incredibili capacità canore. L’esibizione è stata però interrotta da una pioggia battente che ha costretto gli organizzatori a dirottare la band in un locale per permettere agli appassionati di continuare a godere di una performance unica. Felice di quanto messo in piedi per la quattordicesima volta, il patron del festival, Christian Saturno: «È andata benissimo, oltre tutte le aspettative, considerando anche il fatto che ultimamente il blues era un po’ calato di qualità, ma grazie alla cooperazione con altri festival italiani siamo riusciti a rimetterlo in gioco». Una soddisfazione che Saturno vuole condividere con quanti hanno collaborato, ringraziando «l’amministrazione comunale, con cui abbiamo organizzato la kermesse, e il gruppo LaC-Pubbliemme che ci ha dato un supporto importantissimo dal punto di vista di marketing e diffusione dell’evento». A bocce ferme il patron torna su un tema già trattato in precedenza, ma considerato fondamentale per il festival e la città che lo ospita: «Dobbiamo cercare di allargare le collaborazioni, soprattutto all’interno del paese stesso. Per fare un esempio, ci sono circa 400 strutture ricettive, di queste solo il 3% ha partecipato alla realizzazione. Quello che abbiamo fatto in questi anni credo sia stato importante anche dal punto turistico e commerciale, quindi mi appello a tutti affinché collaborino per far crescere sia il Tropea blues che altri eventi già esistenti». Anche perché, ci svela Saturno, «abbiamo già inviato a chi di dovere le date per il Tropea blues 2020».