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“Scuola dentro”, si avvia a conclusione il progetto che coinvolge studenti vibonesi e giovani detenuti

Gli allievi dell’istituto “Gagliardi” racconteranno l’esperienza vissuta a contatto con i minorenni dell’Istituto penale “Paternostro” di Catanzaro. Saranno presenti alla conferenza finale le massime autorità del territorio

“Scuola dentro”, si avvia a conclusione il progetto che coinvolge studenti vibonesi e giovani detenuti

Gli studenti dell’Ipseoa “Gagliardi”, nell’ambito di una conferenza conclusiva (lunedì 27 maggio, ore 11, Aula Magna) racconteranno l’esperienza vissuta grazie al progetto “Scuola dentro”.  Ad essere protagonisti in 45 che hanno dato vita ad attività laboratoriali nei diversi indirizzi con i minori detenuti nell’Istituto penale dei minorenni “Paternostro” di Catanzaro. Cinque uscite in cui gli studenti hanno svolto attività laboratoriali di cucina, pasticceria, agraria e scienze motorie e, come momento conclusivo, lo Sport con una partita di calcetto (con i docenti Santina La Gamba, Antonio Ramondino, Costantino Loiacono, Lina Platì, Raffaele Cuppari, Vincenzo Pesce, Francesco Marasco e Paola Cosmano, accompagnati da Pasquale La Serra).

Superare i pregiudizi

Nella conferenza si farà un bilancio delle attività svolte con un video e un’intervista fatta ad un minore detenuto. Nelle uscite sono state sempre presenti le docenti referenti Giusi Cesari e Pamela Ciambrone, le quali hanno messo in rilievo l’impatto emotivo che si è generato nell’incontro e nel dialogo tra studenti e minori ristretti per la crescita educativa e la possibilità del riscatto come luce per il futuro dei minori. In questa intensa esperienza formativa, oltre a comprendere cosa significa essere privati della libertà, è emerso un altro aspetto significativo: il superamento dei pregiudizi. 

Il programma

Il programma prevede la partecipazione di diversi esponenti del mondo istituzionale e rappresentati delle associazioni ed enti privati che hanno partecipato al progetto. Nei saluti iniziali insieme alla ds Eleonora Rombolà, ci saranno quelli di Maria Limardo (sindaco di Vibo), di Corrado Landolina (presidente della Provincia di Vibo Valentia), di Gaetano Aurelio (presidente Unicef Vibo Valentia), di mons. Attilio Nostro (vescovo Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea), di Maria Joel Conocchiella (responsabile provinciale Libera). Seguiranno gli interventi di Teresa Chiodo (presidente Tribunale dei Minori di Catanzaro), di Camillo Falvo (procuratore della Repubblica di Vibo Valentia), di Massimo Martelli (direttore comunità Ministeriale di Catanzaro), di Raffaele Figliano (esperto diritto minorile). Hanno aderito al progetto, oltre all’Ipm Paternostro anche il Comune di Vibo Vaklentia, la Provincia di Vibo, L’Unicef provinciale, la Bcc Calabria Ulteriore e l’Artigiano della ‘nduja Caccamo. 

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