martedì,Dicembre 3 2024

Cultura, inaugurata la “nuova” biblioteca comunale di Vibo

Cerimonia di riapertura ufficiale della struttura di via Jan Palach dopo un anno e mezzo di chiusura e dopo i lavori di ristrutturazione

Cultura, inaugurata la “nuova” biblioteca comunale di Vibo

Dopo un anno e mezzo dalla sua chiusura, torna a rivivere la Biblioteca comunale di Vibo Valentia. Alla struttura, sita in via Jan Palach, vennero apposti i sigilli per inagibilità. Una decisione che mobilitò parte della cittadinanza e spinse la nuova amministrazione guidata dal sindaco Elio Costa, a cercare soluzioni concrete.

Così, dopo attività di ripristino, pulizia e riordino del cospicuo patrimonio librario, la Biblioteca è stata restituita alla città. Durante la cerimonia di inaugurazione il primo cittadino Costa ha ricordato il lavoro di Luciana Carlizzi, che andrà a ricoprire il ruolo di direttrice a titolo gratuito (poiché in pensione). Sono stati quindi annunciati laboratori teatrali, di musica e di restauro, per rendere il centro attivo e dinamico.

La riapertura, inoltre, è stata fortemente sostenuta da associazioni locali: «Il nostro più grande ringraziamento – ha dichiarato il sindaco – va a “L’Isola che non c’è”, al presidente Concetta Silvia Marzano e ai ragazzi, giovani eccezionali che hanno lavorato con intensità. A testimonianza – ha aggiunto – di quanto la disabilità fisica non impedisca a ciascuno di dare il proprio contributo per la crescita culturale ».

Dense di significato le parole dell’editore Florindo Rubbettino che, con la sua casa editrice, ha portato la Calabria fuori dai confini regionali: «Credo che tutti gli attori culturali – ha precisato – debbano stare vicini per costruire un percorso di futuro diverso rispetto a quello che finora è stato».

A stilare le conclusioni, Mario Caligiuri, già assessore regionale, il quale ha definito “rivoluzionario”, l’atto di aprire biblioteche: «Una serata importante poiché parliamo di cultura che provoca sviluppo. Cultura – ha rimarcato Caligiuri – è una parola concreta, esercizio faticoso che ciascuno compie per trovare il proprio posto nel mondo». I libri – aggiungerà Caligiuri – come realtà viva «non fossili, non archeologia industriale ma testimonianza vera di futuro».

La serata è stata impreziosita dall’esposizione di stampe antiche a cura del collezionista Raniero Pacetti. In chiusura, tra gli applausi, l’ esecuzione al piano del maestro Francesco Pagnotta.

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