Una importante mostra a Cosenza dedicata all’artista di Monterosso Antonio Pujia Veneziano
L’esposizione accessibile fino al 2 giugno si intitola Natura e raccoglie dipinti e ceramiche del celebre pittore vibonese che attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea esprime la sua sensibilità ambientale
di Franco Laratta
L’associazione Aleph Arte promuove, in collaborazione con la Direzione regionale Musei della Calabria diretta da Filippo Demma, un’importante mostra di dipinti e ceramiche dal titolo Natura, dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano. Nato a Monteroso Calabro nel 1953, Pujia Veneziano è artista oramai conosciuto in ambito nazionale e dalla critica del settore, avendo maturato un prezioso curriculum espositivo. Da numerosi anni realizza progetti improntati sull’interscambio e l’integrazione, promuovendo anche eventi artistici in luoghi socialmente aperti e tessendo un profondo legame con la cultura di appartenenza.
La mostra
La mostra, a cura di Andrea Romoli Barberini e Domenico Piraina, è stata allestita nella Galleria nazionale di Cosenza – Palazzo Arnone e proseguirà fino al 2 giugno. Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale di Milano, ha rimarcato: «Pujia, intellettualmente e filosoficamente cosciente di un così evidente cambiamento d’epoca, intraprende il suo personale itinerario nomadico: parte dalla cultura contemporanea e arriva all’arte primordiale e ancestrale dove trova il gesto e il segno; spazza via il superfluo, le superfetazioni, le costruzioni razionali e si identifica con gli aspetti primari dell’agire umano: il gesto e il segno, costituenti primari della pittura. Entrambi simboli di vita e di esistenza, rappresentano “l’essere nel mondo”, il movimento e la sua impronta, l’esecuzione e la trascrizione della volontà e dell’idea».
L’altro curatore della mostra, Andrea Romoli Barberini, docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, ha puntualizzato invece l’originalità del linguaggio dell’artista: «Esprimere pittoricamente il concetto di natura è per Pujia Veneziano quasi un pretesto pittorico per cimentarsi, in una declinazione della rappresentazione complessa e personalissima che nel negare, con l’astrazione, l’antico principio mimetico, da lui adottato fino agli anni Ottanta con il genere del paesaggio, cerca, ormai da anni, di quella stessa natura le cause prime, fondanti, originarie e le sue segrete dinamiche generative e vitali. La matrice informale delle sue stesure e dei suoi impasti, di variabile densità, se destinati alla carta o alla tela, e dominati dall’infinita e sapiente scala dei grigi, è infatti sovente funzionale alla restituzione di spazi profondi abitati da segni semplici ed enigmatici ad un tempo che rinviano a forme latenti e simboli ancestrali». La mostra è stata allestita con l’esposizione di opere su tela e carte intelate di varie dimensioni, insieme a ceramiche, appartenenti ai diversi periodi della ricerca dell’artista sui temi della Natura e dell’attuale, quanto diffusa, sensibilità ambientale, filtrati attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea.