Alternanza scuola-lavoro, Itg e Iti all’avanguardia
Apposite convenzioni per stage in azienda verranno stipulate con alcune tra le principali realtà produttive del territorio.
Le attività di Alternanza scuola-lavoro all’Istituto di istruzione superiore Itg e Iti di Vibo Valentia sono entrane nel vivo con l’incontro pubblico di presentazione che si è tenuto mercoledì scorso presso l’aula magna della scuola. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti di diverse organizzazioni ed aziende del territorio con i quali l’Istituto vuole stabilire accordi finalizzati alla crescita personale e professionale degli studenti. L’iniziativa è stata intrapresa dal Dirigente scolastico, Annunziata Fogliano, coadiuvata da docenti Filippo Luciano, Paolo Scaramozzino e Giuseppe Condò, referenti della progettazione.
Ad introdurre i lavori la stessa dirigente Fogliano, la quale ha esordito chiarendo come l’incontro sia sorto dall’esigenza di pianificare il progetto di Alternanza scuola-lavoro (Asl) contenuto nella riforma della scuola. «Per progettare e realizzare tale percorso – ha riferito – è necessario, in fase preliminare, esplorare e conoscere il contesto produttivo ed i bisogni formativi del territorio così da far nascere vere e proprie alleanze tra scuola e realtà produttive. Solo dopo aver mappato il territorio, si potranno individuare ed avviare collaborazioni ad ampio spettro e convenzioni più operative e specifiche con le organizzazioni disponibili ed adatte a sviluppare progetti di integrazione tra scuola e lavoro».
E, ancora: «l’Asl si applica a cominciare dalle terze classi e si estende alle classi del quarto e quinto anno con un numero di ore complessive diverse a seconda che si tratti di istituti tecnici e professionali oppure di licei. I rapporti fra la scuola e l’azienda disponibile saranno disciplinati da una convenzione. Lo studente sarà affiancato da due “tutor”, uno scolastico ed uno aziendale». Almeno 400 le ore che dovranno essere svolte nell’ultimo triennio direttamente in azienda per attività che, a livello nazionale, verranno sostenute da uno stanziamento di 100 milioni l’anno.
A seguire hanno preso la parola i docenti Scaramozzino, Condò e Luciano i quali hanno unitariamente ribadito come «l’alternanza intenda integrare i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del “mestiere” in modo responsabile e autonomo. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per le aziende si tratta di investire strategicamente in capitale umano ma anche di accreditarsi come enti formativi».
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