Giovani e social, al liceo “Berto” di Vibo lo scrittore Fernando Muraca
L’attore e saggista ha affrontato con i ragazzi il tema dell’uso sbagliato dei social partendo dal suo romanzo: «Serve uno scatto di consapevolezza»
Disconnettersi, rinunciare al mondo dei social. Questo il tema principale del romanzo “Liberamente Veronica. I miei 30 giorni senza i social” di Fernando Muraca, sceneggiatore, attore, saggista, regista che nei giorni scorsi ha incontrato gli allievi del liceo scientifico “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia. L’autore ha esordito invitando gli studenti a riflettere sul un dato apparso sconcertante: gli adolescenti stanno mediamente ogni giorno 7 ore sui social, in pratica vivono per due interi mesi all’anno esclusivamente nel mondo virtuale. «Queste cifre – ha sottolineato Muraca – fanno riflettere sul fatto che ormai i giovani, ma anche gli adulti, hanno sviluppato una totale dipendenza dai social e fuori da questi non sono capaci di vivere le relazioni. Veronica, protagonista del romanzo, – ha aggiunto l’autore – dopo il suo esperimento, ha scoperto di essere diventata libera dai condizionamenti, dai giudizi altrui e, soprattutto, è riuscita a creare relazioni più autentiche con gli altri».
Gli allievi del “Berto”, durante l’incontro sono apparsi particolarmente colpiti, infatti alcuni dei presenti hanno dichiarato di voler tentare l’esperimento della protagonista del romanzo, consapevoli dell’uso sbagliato che spesso si fa dei social. La storia, infatti, racconta di Veronica, una ragazza di quasi 15 anni che frequenta la prima classe di un Liceo Scientifico, che decide di accettare la sfida lanciata dalla professoressa di Italiano: chiudere nel cassetto per un mese lo smartphone e vedere come si vive senza Facebook, Instagram e Whathsapp. In tutti e 30 i giorni in cui rimarrà sconnessa, Veronica sperimenterà delle soluzioni alternative per continuare la sua vita da adolescente e terrà un diario che condividerà via mail alla sua insegnante. Alla fine scoprirà, dopo aver coinvolto nello stesso esperimento un’altra compagna e la stessa professoressa, che esiste un mondo vero al di là dei social e che noi tutti iper-connessi rimaniamo chiusi come in una bolla irreale, omologati e soprattutto incapaci di emozionarci e coperti da una identità digitale. La storia è narrata in prima persona, con un linguaggio scorrevole e arricchito da espressioni colloquiali tipiche dei giovani. La narrazione tiene il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Fernando Muraca ha partecipato a numerose produzioni televisive come “Il commissario Rex”, “Don Matteo”, “Un passo dal cielo” e “La terra dei santi” per il cinema, originario di Lamezia Terme, vive ed opera a Roma. Nel 2019 ha scritto il romanzo “Liberamente Veronica. I miei 30 giorni senza social”. Da allora promuove il testo in tutte le scuole d’Italia e l’esperienza contenuta nella trama ha coinvolto e spinto molti ragazzi (circa 100, di cui solo 3 ragazzi e tutte le altre ragazze) a ripetere l’esperimento, nella convinzione che «non si tratta di demonizzare la tecnologia nessuno di noi potrebbe più farne a meno, ma di fare uno scatto di consapevolezza. Usare i social – ha concluso l’autore – senza che questi usino noi o, peggio ancora, manipolino le nostre esistenze».
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