Zungri, consegnate le civiche benemerenze ai cittadini che hanno contribuito a promuovere le grotte
Nell’ambito dell’iniziatica presentati i dettagli de “La Fabbrica del Paesaggio”, concorso Unesco vinto dalla cittadina del Poro. Presente anche la presidente nazionale “Ficlu” Gualtieri
Il sito rupestre delle Grotte degli Sbariati ed il museo della Civiltà Contadina di Zungri avevano conquistato il 21 ottobre a Foligno il primo premio del concorso internazionale Ficlu “La Fabbrica nel Paesaggio”. Si tratta di un concorso internazionale di progettazione urbanistica e di riqualificazione paesaggistica promosso dalla Federazione italiana dei Club Unesco. Nato nel 2010 su iniziativa del Club di Foligno, in 14 anni ha selezionato e premiato gli interventi, le riqualificazioni, i recuperi più coerenti con gli indirizzi di sostenibilità e tutela dell’organismo mondiale. Ed è stato proprio il primo cittadino di Zungri a presentare alla cittadinanza il riconoscimento ottenuto, facendo gli onori di casa durante una bella giornata di condivisione civica, alla presenza della presidente della Federazione nazionale dei Club per l’Unesco Teresa Gualtieri, di una delegazione speleologica proveniente dall’Umbria e dal Lazio, dai rappresentanti del Club Unesco di Tropea e dell’associazione culturale Mare Vitae. In una sala consiliare gremita sono state ripercorse le varie tappe della storia, dalla progettazione alla partecipazione al concorso di riqualificazione paesaggistica, dalla vittoria al coinvolgimento dei gruppi speleo “Todi sotterranea” e “Stalattite eccentrica”, coinvolte in quegli stessi giorni in una intensa campagna di ricerca. Presenti in sala quattro speleologi umbri – Maurizio Todini, Giovanni Galardini, Elena di Labio, Nerio Leonori – impegnati sia a geolocalizzare grotte esterne al percorso museale del sito rupestre, che ad individuarne di nuove. Accanto a loro, i referenti dell’associazione MareVitae Antonio Varrà, Stefania Barillaro, Mariella Epifanio, il cui supporto è stato fondamentale per tutta la durata della trasferta calabrese.
La missione speleo, coordinata da Monica La Torre, club Unesco di Tropea, era stata fortemente voluta e finanziata dall’amministrazione comunale del piccolo comune calabrese, ad iniziare dal primo cittadino Galati e dalla direttrice del Museo Caterina Pietropaolo, alla quale l’Unesco di Tropea consegnerà la relazione conclusiva che i tecnici stanno già predisponendo. Al tavolo dei relatori, dunque, accanto alla direttrice nazionale Ficlu Gualtieri, al sindaco Galati ed alla direttrice Pietropaolo, il presidente del Club Unesco Tropea Giuseppe Maria Romano e la coordinatrice di progetto Monica La Torre. Di plauso e sostegno le parole espresse dalla Gualtieri, che ha espresso grande soddisfazione per il premio giunto in terra calabra, è tornata a complimentarsi con gli artefici di questo risultato, ed ha rilanciato l’ipotesi di una banca dati dei beni immateriali dove le comunità possano iniziare ad inserire i beni immateriali presenti nei loro territori: tradizioni, costumi, eccellenze. Anche il sindaco Franco Galati è tornato sui passi che hanno portato il piccolo comune a primeggiare nel concorso, ed ha approfittato per ringraziare quanti, in questi anni, si sono impegnati per la valorizzazione del sito e non solo. Orgoglioso del risultato raggiunto, ha ripercorso, a varie tappe, tutto il lavoro svolto dal 1983, anno che segnò la rinascita del sito, ad oggi, ringraziando i vari sindaci che hanno sostenuto il progetto di riqualificazione del sito e lavorato assiduamente per ottenere finanziamenti. Gli ultimi 10 anni, sotto la sua guida, hanno segnato la svolta in termini di visibilità e di crescita di un luogo che era nell’oblio e che oggi vanta un eccellente numero di visitatori anche da oltre oceano, numeri sempre più crescenti.
Ai ringraziamenti di rito, la Pietropaolo ha unito una riflessione importante sul ruolo giocato in questi anni dal Museo e dalle Grotte, il loro richiamo sempre più ampio e l’apporto in termini di sviluppo economico, occupazionale e culturale a vantaggio dell’intera comunità zungrese, e non solo. Importantissimo, in questo caso, il ruolo giocato dalle guide turistiche ed escursionistiche che collaborano quotidianamente col Museo, così come delle associazioni culturali del territorio, delle agenzie turistiche e dei tour operator. Fondamentale, ha sottolineato, è il lavoro svolto, in maniera professionale, dal personale del Museo, pronto ad accogliere e supportare i visitatori, rendendo unica e coinvolgente l’esperienza di visita non solo del parco archeologico ma anche del piccolo centro storico abbellito con porte dipinte e decorazioni murali. «Compito dei Club Unesco – ha invece sottolineato Romano – è quello di tutelare tutte le eccellenze paesaggistiche, culturali e storiche dell’intera costa degli Dei. Tropea è stata nei secoli, e deve rimanere, piattaforma di rilancio di iniziative, flussi turistici, opere di salvaguardia, e questo è quello che abbiamo fatto anche in questa occasione – ha ricordato durante il suo intervento». «L’unicità di Zungri – ha evidenziato la coordinatrice di progetto Monica La Torre – sta certamente nella sua bellezza, ma anche nel riuscire ad attrarre professionalità diverse, dentro e fuori regione: a metterci intorno ad un tavolo, a richiamare in modo forte le coscienze di tutti, ad impegnarci in una call for action per la salvaguardia di un sito tanto prezioso quanto fragile». Al termine della tavola rotonda, l’amministrazione ha proseguito con la consegna delle benemerenze destinate a cittadini che, nel corso dell’intera durata del mandato, hanno contribuito con il loro impegno volontario a supportare la cittadinanza anche nel periodo della pandemia o per il lavoro svolto per l’abbellimento del centro storico: tra i premiati, la direttrice del Museo, associazioni di volontariato, esponenti della società civile, familiari di personaggi benemeriti recentemente scomparsi. A premiare, oltre al primo cittadino, Nicola Pugliese assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Zungri che ha elencato le motivazioni dell’assegnazione degli attestati di civica benemerenza.
Gli attestati
- Alla memoria di Ciro Cimadoro, grande conoscitore del territorio Zungrese, il quale, guidando gli studiosi e fornendo preziose informazioni sull’area rupestre, ha notevolmente contribuito a far conoscere il grande patrimonio archeologico zungrese.
- A Michele Zappino, maestro scultore che, con la sua opera artistica ha dato lustro alla comunità zungrese, e per aver fortemente desiderato e realizzato il suo Laboratorio-Museo che fa di Zungri un centro artistico e culturale di livello nazionale.
- A Maria Caterina Pietropaolo direttrice del Museo e del parco archeologico di Zungri “la Citta di Pietra” per essere riuscita con amore, passione, dedizione e grande professionalità a gestire, guidare e valorizzare il Museo della Civiltà Contadina ed il Parco Archeologico degli “Sbariati” ottenendo ottimi risultati di gestione e di marketing territoriale rendendo Zungri uno dei centri culturali più importanti della Calabria.
- A Salvatore Cimadoro, ex dipendente comunale per il suo prezioso e costante contributo durante il servizio in qualità di pubblico dipendente e successivamente con il Volontariato. Grande lavoratore, sempre disponibile e presente per collaborare con l’A.C. per il bene della comunità.
- A mastro Pino Costanzo, artista del cemento, per aver contribuito, attraverso le sue idee originali, a spianare la strada ai numerosi Artisti che hanno abbellito il nostro centro storico; che da un semplice blocco di cemento grigio e amorfo ha fatto nascere delle vere opere d’arte lasciando un importante insegnamento ed un messaggio alle nuove generazioni.
- A Francesco Fiamingo, poeta dialettale per aver contribuito attraverso le sue poesie a raccontare con parole semplici e appassionate gli usi e tradizioni della comunità zungrese e del nostro territorio, consegnando ai posteri frammenti di vita quotidiana ormai scomparsi.
- All’associazione di Protezione Civile AnpanaGepa sezione di Zungri, per aver svolto in questi anni numerose attività di protezione civile, soprattutto durante la pandemia da Covid_19, con una delicatissima, importantissima ed insostituibile attività di volontariato, di aiuto e supporto alla comunità di Zungri, alle persone fragili e bisognose riuscendo ad alleviare disagi e sofferenze, evidenziando grande professionalità ed altruismo di tutti i componenti del gruppo di volontari.
- Al maestro Gianmarco Caputo direttore d’orchestra della banda comunale G. Verdi di Zungri per aver saputo cogliere il frutto della passione per la musica di tanti giovani zungresi che hanno trovato nella cultura musicale il loro successo e la loro dimensione umana, riuscendo nel difficile compito di guidarli verso traguardi importanti e nel contempo dando lustro alla comunità zungrese tutta.
- All’Associazione Culturale Nives per i molteplici servizi resi alla Comunità Zungrese con attività di volontariato, prima fra tutti la realizzazione del Presepe Vivente sia alle Grotte che nel Centro Storico, ma anche per il sostegno reso alla cittadinanza durante la pandemia da Covid_19.
- Al Gruppo “I ragazzi di Sant’Anna” per aver risistemato ed abbellito lo spazio pubblico di via Umberto riconsegnandolo alla fruizione della comunità zungrese, contribuendo, così, alla valorizzazione del centro storico, a dimostrazione dell’amore per la propria terra e per il proprio paese.
- Al “Gruppo Sant’Anna”, per aver messo in moto la macchina organizzativa che ha consentito di riportare all’antico splendore la Chiesa di Sant’Anna, valorizzando diversi elementi di grande pregio, ripristinando la leggibilità di alcune decorazioni architettoniche e restituendola alla comunità Zungrese nella sua naturale bellezza.
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