Vibo, il Sbv invia libri alle studentesse iraniane alle quali sono stati bruciati i testi d’istruzione
Il presidente uscente Fabio Signoretta: «Un gesto che vuole sancire in modo significativo la prevalenza della cultura sulle divisioni e sull'arroganza a seguito dei recenti accadimenti in Medio Oriente»
Una scelta fortemente simbolica quella del Sistema Bibliotecario Vibonese che, su impulso del presidente uscente Fabio Signoretta, ha deciso di prendere posizione in modo chiaro in merito alla “questione iraniana” sul tema delle donne e dei loro diritti. Una netta presa di posizione fatta con un gesto concreto di solidarietà e coraggio, a seguito dei recenti accadimenti in Medio Oriente che avevano visto come protagoniste delle studentesse iraniane a cui sono stati brutalmente bruciati dei libri e dei materiali di istruzione. “Con un “ponte” positivo costruito grazie all’associazione Mete Onlus, che si occupa da anni di protezione dei diritti umani in Italia ed all’estero, – fa sapere il presidente Signoretta – sono stati in parte restituiti i libri in lingua inglese che erano stati sottratti in modo brutale dalla disponibilità delle giovani studentesse iraniane, grazie alla disponibilità patrimoniale del Sistema Bibliotecario Vibonese. L’Associazione Mete Onlus, guidata dal 2015 da Giorgia Butera, ha così messo a disposizione di questa iniziativa l’esperienza diretta di Mojina Dourandish, che ha personalmente recapitato i testi in Iran. Mojina, ormai affermato medico che opera in provincia di Palermo, è da anni impegnata “sul campo” nelle iniziative portate avanti da Mete Onlus, con la partecipazione attiva in occasione del conferimento della cittadinanza onorario a Nasrin Sotoudeh ma anche in occasione delle campagne, delle conferenze istituzionali e delle battaglie in materia di diritti umani realizzate negli anni”.
“Il nostro è un gesto – prosegue Fabio Signoretta – che vuole sancire in modo significativo la prevalenza della cultura e dell’istruzione sulla guerra e sulle divisioni. Voltarci dall’altro lato di fronte alle ingiustizie che accadono nel mondo significa sottovalutare la possibilità che quelle stesse ingiustizie possano domani essere consumate nei nostri contesti senza che poi altri accorrano in nostro soccorso. E’ per queste ragioni – conclude – che ho scelto questa donazione come ultimo atto del mio mandato da presidente del Sistema Bibliotecario Vibonese e ringrazio sinceramente Giorgia Butera, Mojina Dourandish e Mete Onlus per aver consentito di concretizzare questo autentico desiderio”.
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