La street art rigenera Pizzo, lo “Strati Festival” sorprende ancora (VIDEO)
La kermesse artistica, giunta alla quarta edizione, regala alla cittadina tirrenica nuove importanti opere a cielo aperto. Ecco cosa hanno realizzato artisti locali e internazionali
Nei murales e nelle istallazioni artistiche, che in questi ultimi dieci giorni sono stati realizzati a Pizzo, c’è di tutto: bellezza, passione, denuncia sociale, tradizioni. Continua a stupire lo Strati festival, la kermesse di street art promossa dall’associazione Radici, in collaborazione con il Comune di Pizzo, arrivata alla quarta edizione e in conclusione domani.
«È fantastico – afferma con entusiasmo il sindaco Gianluca Callipo -. Lo Strati festival sorprende ancora, offrendo a Pizzo un’opportunità unica di crescita culturale e sociale. È bellissimo vedere giorno dopo giorno nascere dal nulla tutte queste opere, che non sono destinate a una galleria o un museo, ma diventano parte integrate del tessuto urbano, fruibili da tutti quotidianamente, residenti e turisti. Luoghi a cui siamo abituati da sempre, cambiano prospettiva e diventano tela sulla quale raccontare storie e suggestioni. Ecco perché il Comune sta sostenendo con convinzione questo progetto, che può contare sulla passione di tanti giovani».
Artisti italiani e stranieri continuano a lavorare fianco a fianco per dare una nuova identità estetica ad alcuni angoli della città. Tra gli esponenti della street art più noti a livello internazionale che partecipano al festival, ci sono anche la spagnola Lucia Alonso e il cinese An Wei Lu Li, affiancati da prestigiosi artisti locali, come lo scultore Antonio La Gamba.
A tirare le fila dell’organizzazione ci sono i soci di Radici – Gregorio Torchia, Gloria Pizzonia e Domenico Ceravolo – che insieme all’assessore alla Cultura, Cristina Mazzei, hanno individuato nelle scorse settimane i punti della città nei quali realizzare le opere, ormai in gran parte quasi completate.
«Gli artisti coinvolti – spiega Pizzonia – sono stati scelti perché possono vantare già importanti esperienze. Prima di dipingere o di posizionare le sculture, hanno condotto degli studi approfonditi del nostro territorio e sono stati lasciati liberi di creare ed interpretare l’identità dei luoghi realizzando opere permanenti che si amalgamano perfettamente al paesaggio esistente. Il nostro lavoro per Pizzo è completamente volontario e ringraziamo chi ci sostiene».
È il caso del Comune, che ha creduto fortemente in questo progetto, investendo quest’anno 7mila euro per la sua realizzazione.
«L’obiettivo dell’amministrazione è duplice – spiega l’assessore Mazzei -, da una parte la promozione culturale e del territorio, ma anche la possibilità di utilizzare un’importante strumento di riqualificazione urbanistica che consente di ripensare totalmente luoghi come il piccolo giardino creato ai piedi del Castello Murat, che ospita la scultura “Il collezionista di venti”».
‘Il collezionista di venti’: la scultura ‘fantasma’ che domina Pizzo
Tra le nuove opere realizzate in questa edizione, ci sono i bellissimi murales dipinti alla Marina e sul muro che costeggia la scalinata che da piazza della Repubblica conduce alla 522. Di grande suggestione anche le sagome di gatti in ferro battuto, realizzate da La Gamba, che ora costellano i muretti ed i cornicioni lungo corso San Francesco.
«Ma un’opera d’arte non può essere spiegata soltanto a parole, va vista – conclude Callipo -. Invito tutti, dunque, a fare un salto a Pizzo, magari questo fine settimana, per guardare gli artisti al lavoro e ammirare le loro realizzazioni mentre nascono».