Giorno della memoria, studenti in visita al quartiere ebraico di Nicotera
L’appuntamento ha coinvolto i ragazzi dell’istituto comprensivo Rombiolo-Nicotera. Ad accoglierli, l’amministrazione comunale. Apposte due targhe per ricordare la cacciata degli ebrei
Le classi terze dell’Istituto comprensivo di Rombiolo/San Calogero hanno ricordato il Giorno della memoria a Nicotera visitando l’antico quartiere ebraico. Il gruppo è stato ospitato dall’Amministrazione comunale. Il quartiere ebraico della cittadina costiera vibonese è infatti una delle giudecche più importanti e meglio conservate della Calabria. Venne costruito sotto il regno di Federico II e si caratterizzò come un’area dedita al commercio e all’artigianato (orafi, scalpellini, tintori) mentre nelle campagne circostante si allevava il baco da seta. Ad accogliere i ragazzi e a far loro da cicerone, il consigliere comunale con delega alla cultura, Giuseppe Leone che da anni si batte per la valorizzazione del gioiello storico e urbanistico rappresentato dall’insediamento ebraico nicoterese e che ha spiegato ai giovani, come a quei tempi, la Giudecca rappresentò una storia fatta di inclusione, tolleranza, convivenza possibile tra culture religioni e popoli diversi. Tra i vicoli, le botteghe artigiane, i tipici “cafi” (caratteristici passaggi coperti) e le terrazze panoramiche è risuonata così l’avvincente narrazione del consigliere che ha illustrato alle scolaresche presenti la cultura, l’economia, le tradizioni e la vita quotidiana della comunità ebraica, non mancando di precisare che questa presenza durò quasi tre secoli, fino al decreto di espulsione del 1511.
Per l’occasione inoltre il consigliere (con l’aiuto del concittadino Nino Po uno degli ultimi del quartiere) ha apposto due targhe di cui una per commemorare la cacciata degli ebrei che tanti danni provocò al tessuto economico e culturale cittadino e una per commemorare la celebrazione della Festa della Luce, primo rito ebraico ad essere celebrato nel quartiere in questione, il 21 dicembre 2022, dopo oltre cinque secoli dall’espulsione della comunità ebraica, alla presenza del rabbino capo della Comunità di Napoli rav Cesare Moscati, monsignor Attilio Nostro vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, vicepresidente dell’Ucei Giulio Di Segni ed delegato nuova Sezione di Palmi Roque Pugliese. È stata allestita una piccola mostra fotografica sui campi di sterminio nazisti dove si consumò gran parte dell’Shoah. «Ricordare è un dovere – ha dichiarato lo stesso Leone – specie adesso che gli scampati alla Shoah e testimoni di quell’orrore sono sempre meno. Sono sempre inoltre felice quando posso parlare di uno dei luoghi più belli di Nicotera – che fu un esempio di convivenza pacifica in un momento in cui la città era sede vescovile di rito latino, città di rito greco e ospitava una cospicua comunità ebraica – con i ragazzi per farli diventare testimoni della memoria».
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