Al vibonese Antonio Di Carlo il “Premio Firenze di Letteratura”
Il noto neurologo del Cnr e scrittore miletese ha ricevuto la menzione d'onore alla quarantesima edizione della rassegna per l’opera “Ribollita di sangue”
Prestigioso riconoscimento letterario per il vibonese Antonio Di Carlo. Nativo di Mileto, ma da anni trapiantato in Toscana, il neurologo e scrittore calabrese è stato insignito della menzione d’onore alla quarantesima edizione del “Premio Firenze di Letteratura e Arti visive”. La cerimonia di proclamazione dei vincitori si è svolta nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, alla presenza delle massime autorità politiche, civili e militari del territorio. Antonio Di Carlo, nello specifico, ha ricevuto l’ambito premio nella sezione Racconto inedito, con la sua opera “Ribollita di sangue”, «bel racconto che si dipana tra storia e leggenda, tra realtà e fantasia. A volte – si legge nella motivazione alla base dell’assegnazione della menzione d’onore allo scrittore – sembra un Giallo gotico, dove estasi per l’arte culinaria e crudeltà diventano ingredienti che attraggono il lettore. Il racconto ha un inizio quasi didascalico che non fa apparire l’evolversi tragico e nello stesso tempo assurdo della vicenda. Il tutto viene condito con maestria ricorrendo a cenni storici e letterari che arricchiscono la narrazione». Non è la prima volta, comunque, che il medico e ricercatore miletese riceve riconoscimenti per la sua attività letteraria. In precedenza, tra l’altro, è stato finalista al Premio letterario internazionale “Marguerite Yourcenar 2007” e al Premio “Garfagnana in Giallo 2016” ed è risultato vincitore delle edizioni 2017 e 2019 del Premio letterario “Giallo Fiorentino” e delle edizioni 2020 e 2022 del Premio letterario “Civica di Calenzano”. Dalla sua Antonio Di Carlo vanta anche numerosi riconoscimenti nel ruolo di Primo ricercatore presso l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche. La sua attività medica ha permesso di acquisire informazioni, sia di natura epidemiologica che clinica, relative a patologie ad alto impatto sociosanitario, quali la demenza e la malattia di Alzheimer, il Mild cognitive impairment (Mci), le malattie cerebrovascolari, il Morbo di Parkinson, le neuropatie periferiche, la fibrillazione atriale. È inoltre autore di oltre 200 pubblicazioni su importanti riviste scientifiche internazionali e vanta collaborazioni con alcuni tra i più prestigiosi centri di ricerca mondiali. Attualmente è anche membro della Società italiana di Neurologia e della European Stroke Organisation.