Diritti oltre il genere, anche Giustizia sociale boccia il dibattito al TF
Oggi l’incontro con Vladimir Luxuria. Il movimento di difesa della famiglia tradizionale si schiera al fianco di La Manif Pour Tous.
Anche il movimento Giustizia sociale di Vibo Valentia si associa alla presa di posizione de La Manif Pour Tous in relazione al dibattito previsto, oggi alle 17 nell’ambito del TF Leggere e Scrivere, su “I diritti oltre il genere”. Lo fa sostanzialmente per bocciare un’iniziativa che, a parere dello stesso movimento, promuove «l’ideologia gender» atta a «distruggere quella complementarietà naturale che c’è tra uomo e donna, e che è l’unica realtà possibile dove nasce e cresce un bambino. Un disegno chiaramente massonico-satanista – tuonano quelli di Giustizia sociale -, che mira a disintegrare l’uomo rendendo la società permeata di narcisismo, di cervelli vuoti come serbatoi da riempire di qualsivoglia tendenza sessuale, giustificandone la realizzazione come un mero costrutto mentale. Un vero crimine contro l’umanità».
Sulla famigerata questione “gender”, Giustizia sociale riscontra un «caos politico legislativo che non definisce chiaramente e non informa genitori e tutori dell’istruzione sul vero significato del termine». Per questo, chiarisce il movimento «ci stiamo attivando per una raccolta firme intenta ad abrogare l’art. 5 della legge 119 del 2013, che evoca il Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere». Difficile «riassumere una tematica delicata in poche righe, possiamo solo dire a chiunque di informarsi per difendersi, e di seguire le nostre battaglie quotidiane che hanno scelto la via di dire la verità senza giustificare un’ideologia infida ed ignorante. Noi siamo contro chi pretende che un desiderio ed un bisogno di pochi, diventi un diritto per tutti, e soprattutto che non vengano messe le mani sui nostri figli schierandoci a loro difesa contro qualsiasi forma di iniziativa pseudo-culturale contro natura e contro la nostra tradizione».