giovedì,Novembre 28 2024

IL RACCONTO DI VIAGGIO | Basilicata “coast to coast” in bici tra natura, storia e stupore – FOTO/VIDEO

Sulle orme del celebre film di Rocco Papaleo tre amici partono da San Costantino alla scoperta di una terra che riserva loro accoglienza, calore e magia

IL RACCONTO DI VIAGGIO | Basilicata “coast to coast” in bici tra natura, storia e stupore – FOTO/VIDEO

Inizia da San Costantino Calabro il lungo viaggio in terra di Lucania di tre amici: Andrea, Pasquale e Raffaele, in sella alle loro biciclette cariche di tutto l’occorrente per affrontare i tanti chilometri alla scoperta di una terra splendida e accogliente. Dopo aver raggiunto Maratea in treno, inizia la prima tappa del ciclo viaggio dei ragazzi del gruppo Bicinsieme Paesaggi in Movimento di San Costantino Calabro. Un’altra esperienza che va ad aggiungersi alle altre finora vissute dal nostro gruppo che scrive così l’ennesima puntata di questa grande passione ed amore che ci accomuna.

Il nostro ciclo viaggio inizia a Maratea, unico comune della Basilicata ad affacciarsi ad ovest sul mare. Conosciuta come la “Perla del Tirreno” o la “Città delle 44 chiese”, Maratea è una delle principali mete turistiche della regione: saliamo al Cristo Redentore, 9 km di salita, qui godiamo di una magnifica vista sul golfo di Policastro. Proseguiamo verso Trecchina, piccolo Comune nell’entroterra della costa tirrenica lucana ma dal clima già alpestre. Da assaggiare il “Pane di Trecchina“, famoso per il particolare processo di lavorazione che permette una lunga conservazione.

Si continua verso Moliterno passando da Lauria, comune natale dell’attore Rocco Papaleo, 5 km prima di Moliterno finisce la nostra prima tappa di 75 km e ci fermiamo presso l’agriturismo la “Vecchia Fattoria”, un posto immerso nella natura incontaminata tra i pascoli erbosi. Ripartiamo direzione Aliano e dopo aver percorso 50 chilometri ci fermiamo all’agriturismo “Antico Mulino” a Missanello. Una sosta che ci consente di pernottare e di gustare i prodotti tipici della cucina lucana preparate dall’ottimo cuoco Vito che ci ha riservato una calorosa e squisita accoglienza.

Si riparte in direzione Aliano, ed entriamo già in provincia di Matera, conosciuto per essere stato il comune del confino dello scrittore Carlo Levi, la sua fonte d’ispirazione per il romanzo “Cristo si è fermato ad Eboli”. In tutta la zona possiamo ammirare i calanchi, vere e proprie rughe, anche molto profonde, che si formano sulle colline argillose a causa dell’azione erosiva delle precipitazioni, fino ad arrivare sulle Dolomiti Lucane nella graziosissima Pietrapertosa, il tetto della Basilicata, ovvero il comune più alto.

Dopo aver percorso 57,500 chilometri ci fermiamo per soggiornare ed ammirare le bellezze di questo posto che si presenta ai nostri occhi in tutto il suo splendore. A 1088 metri d’altitudine sul livello del mare, adagiasi a forma d’anfiteatro la cittadina superstite dell’antica “Petra” d’Occidente, che ha riscontro solo in quella d’Oriente in Palestina nella zona abitata dai Nabatei. Conserva ancora il suo aspetto di roccaforte, collocata com’è a ridosso delle creste rocciose che la proteggono e la nascondono così come si protegge e si nasconde un oggetto di valore. Al visitatore essa appare solo al momento dell’incontro; un incontro brusco, che incute spavento e meraviglia nello stesso tempo; suggestivo senz’altro.

La grande massa rocciosa che si trova all’ingresso del paese e sotto cui è necessario passare per accedere all’abitato, si erge quasi ad invitare l’uomo a meditare sulla piccolezza o fragilità della sua natura umana. Tutt’intorno dirupi scoscesi, quasi inaccessibili che danno un senso di piacevole vertigine. La presenza di molti alberi dai fusti alti ed esili che elevandosi verticalmente formano col terreno che li accoglie un angolo molto acuto, allietano il paesaggio, conferendogli un aspetto di eterna primavera.

Da Pietrapertosa in sella per raggiungere Craco vecchia, è un paese disabitato, ma molto suggestivo proprio per tale motivo set di moltissimi film italiani ed internazionali, visitando la zona ci si immerge in una realtà senza tempo, in un area della Basilicata dimenticata dall’uomo. Risalendo dalle aride zone dei calanchi, ci si trova di fronte ad un paesaggio unico e allo stesso tempo sconvolgente, una città interamente vuota. Da visitare tranquillamente perdendosi tra le case e le vie di quello che somiglia davvero al set di un film, piccolo Comune fantasma sulla cima di una collina, evacuato precipitosamente nel 1963 a causa della minaccia di una pericolosa frana.

Dopo la doverosa sosta a Craco riprendiamo il viaggio verso la pianura tra i maestosi calanchi con sullo sfondo l’ abitato di Pisticci, ci fermiamo per soggiornare all’Agriturismo “il Calanco” dove trascorreremo la nostra ultima notte in Basilicata e dove ci attende una squisita cena a base di prodotti tipici.

Inizia così la nostra discesa verso il mar Ionio passando per Tursi, centro medievale conosciuto per le rovine del suo castello gotico. In zona sorge maestoso su una piccola collina il santuario di Santa Maria di Anglona. Arriviamo alla fine del nostro viaggio, dove le colline lasciano spazio ad una zona pianeggiante ed al secondo dei mari che bagnano la Basilicata, il mar Ionio. Un percorso da film, un percorso lento attraverso le bellezze naturali di una regione tutta da scoprire, un itinerario perfetto per i cicloviaggiatori desiderosi di scoprire una regione dalle tante bellezze naturalistiche culturali e culinarie. Pedalando pedalando in tutta la pianura lungo il mare arriviamo a Sibari, qui finisce il nostro viaggio, saliamo sul treno per far ritorno. 

Nel nostro cicloviaggio si susseguono scenari da favola, la natura selvaggia della regione dai due nomi. Mari, montagne, calanchi e grandi bacini d’acqua, come la diga del Pertusillo. 

Un viaggio nel Bel Paese… l’Italia tra storia, cultura e arte… l’Italia del paesaggio agricolo… l’Italia del buon cibo e dell’ottimo vino… l’Italia della gente onesta e genuina… l’Italia… il paese più bello del mondo. 

*Presidente Bicinsieme Paesaggi in movimento San Costantino Calabro

 

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