Vibo Valentia: quei tesori nascosti da vedere solo… in cartolina – Video
Presentati alla Borsa mediterranea del turismo i siti di maggiore pregio. Se, però, i turisti giungessero davvero qui, ogni luogo sarebbe inaccessibile
Alla Borsa mediterranea del turismo archeologico che si è svolta nei giorni scorsi a Paestum, anche l’amministrazione comunale di Vibo Valentia che in quell’occasione ha distribuito una cartolina dove sono rappresentati i tesori della città: il castello di Bivona, la vasca in laterizi del sesto e settimo secolo dopo Cristo, le terme romane di Via Sant’Aloe e, ovviamente, le sue mura greche. Peccato però che tutti questi paradisi archeologici siano chiusi. Antonio Montesanti, ceramista e storico, è il nostro Virgilio. Ci accompagna tra i parchi di Vibo Valentia. Il nostro tour inizia in via Sant’Aloe. Da circa sette anni questo luogo dovrebbe essere fruibile al pubblico, soprattutto ai turisti. Oltre i cancelli serrati e le inferriate, esistono tesori inestimabili. Chi vuol ammirare il mosaico, deve accontentarsi delle immagini reperibili sul web, al momento. Inaccessibili pure gli altri siti. Tutti chiusi con il lucchetto. Chiuse le mura greche. Così come il parco archeologico di località Cofino. Con buona pace della cartolina.
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