Sistema bibliotecario vibonese: arriva un decreto ingiuntivo dalla Regione Calabria
Ad agire contro l'ente bibliotecario è nello specifico il Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità che rivuole una somma liquidata a titolo di anticipazione di un contributo nel 2021
Non c’è pace per il Sistema bibliotecario vibonese. Dopo le polemiche dei mesi scorsi sui debiti contratti dall’ente e i mancati rendiconti e, dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza, ecco che adesso anche la Regione Calabria si è fatta sentire in maniera decisa. Come? Notificando un decreto ingiuntivo con il quale rivuole i 63mila euro erogati nel 2021. Ad agire è nello specifico il Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità. La Regione, circa un anno fa aveva richiesto la restituzione dei fondi assegnati ma dal Sbv (che promuove il Festival Leggere&Scrivere) tale richiesta è rimasta inascoltata. Le risorse erano inserite nel Piano Integrato Cultura 2021 approvato dall’allora Giunta Spirlì e ammontavano a 90mila euro finalizzati al sostegno per il funzionamento del Sbv e la promozione di una serie di iniziative culturali. A novembre dello stesso anno era stato quindi approvato lo schema di atto di adesione e obbligo, e il Sistema si era impegnato a realizzare le attività assegnate entro il 31 dicembre dello stesso anno e a trasmettere la relativa rendicontazione entro e non oltre 60 giorni dalla chiusura delle stesse. In ragione di ciò dalla Cittadella era stata liquidata la somma di euro 63mila a titolo di anticipazione del contributo riconosciuto.
Ma nonostante gli accordi, ad agosto del 2022 la rendicontazione delle spese non è stata trasmessa, tant’è che il Dipartimento istruzione ha sollecitato l’ente a provvedere, senza però ottenere risposta. Motivo per il quale è stato comunicato al Sbv – al tempo – l’avvio del procedimento di revoca del contributo e la risoluzione del rapporto per inadempimento degli obblighi di trasmissione della rendicontazione e di chiusura delle attività finanziate. Solo il 25 luglio di quest’anno il Sistema ha trasmesso una documentazione, ma non si tratta di quella richiesta dalla Regione Calabria, bensì di un’altra attestante un Piano di rientro del debito che, però, è stato dichiarato inaccettabile dagli uffici regionali poiché carente delle necessarie attestazioni a garanzia della sostenibilità dello stesso e della dichiarazione che attesti l’obiettiva difficoltà economica per come previsto dalla normativa regionale di riferimento. Pertanto, considerato che l’ente bibliotecario non ha provveduto – ad oggi – a restituire la somma liquidata a titolo di anticipazione del contributo e non ha promosso ricorso contro il decreto di revoca e recupero somme, il credito è risultato anche giuridicamente certo nella sua esistenza, liquido ed esigibile. Da qui, dunque, il decreto ingiuntivo del Dipartimento regionale per l’importo di 63mila euro.
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