A 922 anni dalla sua morte, Mileto onora in modo solenne Conte Ruggero
Celebrata in sua memoria una messa votiva. Il nobile normanno è stato omaggiato anche con un mazzo di fiori posto ai piedi della statua situata nella villa
Mileto non dimentica Ruggero D’Altavilla, il nobile normanno che a metà dell’XI secolo la elevò a capitale della propria contea, nell’ambito del processo teso alla conquista e al ritorno al rito latino del meridione d’Italia, all’epoca di dominio bizantino nella parte peninsulare e musulmano in quella insulare. E, così, a 922 anni dalla sua morte, lo ha ricordato con una serie di eventi entrati ormai nella tradizione della città che tanto amò, promossi dall’amministrazione comunale e dalle locali associazioni, Pro Loco e Accademia Milesia. L’anniversario della dipartita terrena del Gran Conte è stato inizialmente commemorato con una santa messa di suffragio celebrata da monsignor Filippo Ramondino nella chiesa matrice della parrocchia della Santissima Trinità, erede dell’omonima abbazia benedettina elevata nell’antico abitato dal nobile normanno per essere adibita a mausoleo di famiglia.
L’urbe fu abbandona nel 1783, in seguito al nefasto terremoto che si abbatté nella zona, e ricostruita a due chilometri di distanza nell’attuale sito. Alla sacra funzione svoltasi nel complesso ecclesiastico della “Badia” hanno partecipato le massime autorità civili, politiche e militari del territorio comunale. Successivamente i presenti si sono trasferiti in corteo all’interno della villa comunale, davanti alla statua bronzea elevata nell’ottocento in onore di Ruggero d’Altavilla al centro dello spazio pubblico. Qui, ad illustrare i contenuti dell’iniziativa ci ha pensato il sindaco Salvatore Fortunato Giordano. A delineare la figura e le gesta del figlio di Tancredi d’Altavilla, invece, è stato lo stesso monsignor Ramondino, in questo caso nella duplice veste di studioso e di presidente dell’associazione culturale “Accademia Milesia”. Le commemorazioni per il 922esimo anniversario della morte di Conte Ruggero, avvenuta il 22 giugno del 1101, si sono concluse con il significativo gesto dell’omaggio floreale, deposto ai piedi della statua bronzea dal sindaco Giordano, con tanto di fascia tricolore a suggellarne la solennità del momento.
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